Transito di Sant’Antonio 2023

12-06-2023

Transito di Sant’Antonio

Santuario Sant’Antonio – Arcella (Padova)

Lunedì 12 giugno 2023

Abbiamo camminato insieme nel ricordo del transito di Sant’Antonio, del “beato transito” di Sant’Antonio. Passando lungo le strade ricordavo però la fatica delle nostre case e, quindi di molti tra noi, di affrontare il difficile e tragico momento della nostra sofferenze in particolare del nostro morire. 

“Prega per noi peccatori adesso e nell’ora della nostra morte”: questa parte dell’Ave Maria ricorda la nostra piccolezza di fronte alla morte.

Solo pochi mesi fa abbiamo assistito con sofferenza, alla chiusura dell’Hospice Santa Chiara, gestito con cura e carità dalle suore Elisabettine, una struttura che aveva il dono di accogliere e accompagnare coloro che stavano attraversando l’enigma della Morte. 

Ampio dibattito sta attraversando la tematica del fine-vita a livello culturale, scientifico e pure a livello politico. 

In questo breve percorso vissuto insieme questa sera ci collochiamo alla scuola di Sant’Antonio. Per lui abbiamo utilizzato la parola “transito”. Spesso le parole nascondono e custodiscono pensieri e valori preziosi che vengono consegnati alle generazioni che si succedono. 

La morte di Sant’Antonio viene chiamata transito perché riletta alla luce della Pasqua di Gesù. La morte di Gesù è il passaggio misterioso, potente ed inaudito dalla vita terrena alla vita nuova; questo passaggio, questa pasqua, questo transito è talmente importante che viene celebrato in forma solenne per tre giorni nella Pasqua annuale e ripetuto settimanalmente nella domenica, Pasqua settimanale. 

Per Gesù la morte è creduta e annunciata come passaggio, così anche per Sant’Antonio parliamo di transito. Non morte quindi ma passaggio, transito appunto. 

Il nostro cammino alla luce della memoria del transito di Sant’Antonio rende possibile una nuova modalità di riflessione e di approccio alla fase conclusiva e terminale della vita: si apre per noi una luce. C’è un dopo! Si transita da questa vita ad una nuova vita. Questa luce riguarda non soltanto il momento del morire (è difficile non ricordare le morti durante il tempo del Covid isolate, nella solitudine) e trasformano la nostra vita perché tutta acquista un senso, un fine: non la morte è il nostro destino ma il transitare ad un’altra sponda, ad un’altra vita, alla vita di cui fa parte Sant’Antonio e che ci ha portati ad essere tanto numerosi. E’ il grande annuncio cristiano della Pasqua: il Signore Gesù è vivo e anche i suoi discepoli vivono in Lui.

Riprendere in considerazione la vita dopo la morte, riprendere forza e fiducia nella preziosità della vita i cui orizzonti si spalancano all’infinito, ricordare che tutta la vita dal nascere al morire è dono di Dio, che tutta la vita proviene da Dio e a Dio torna, sono alcune delle grazie che chiediamo al Signore per intercessione di sant’Antonio. 

A lui presentiamo coloro che stanno soffrendo, i loro congiunti e le loro famiglie. Tutti coloro che sono a contatto con chi sta vivendo il suo transito: dagli scienziati, ai politici, dagli amici agli operatori sanitari e sociali perché siano accanto come benedizione, come consolazione, come speranza e così il passaggio diventi un “beato transito” per ogni persona.  

+ Claudio Cipolla
vescovo

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