Nella poesia Tristezza Alda Merini scriveva: «Un foglio bianco, molta solitudine, qualche strappo al cuore e forse una guerra o due». Due giorni per provare ad accettare la sfida di sintonizzarsi con queste emozioni “scomode”: che caratteristiche hanno? Come si presentano? Come riconoscerle ed esprimerle? Ma soprattutto si attiveranno percorsi affinché tristezza, rabbia, odio e crisi non siano per noi muri paurosamente bloccanti ma attraversamenti potenzialmente trasformativi. C’è una visione nel libro del profeta Ezechiele al capitolo 47 che parla di una sorgente d’acqua che cresce fino a diventare un fiume troppo grande per essere attraversato. La dimensione psicologica e la dimensione spirituale ci aiuteranno a entrare in questo fiume e ci permetteranno di uscire fuori da esso non “affogati” ma “vitali”. Certi che nella “debolezza” è racchiusa una forza, soprattutto quando l’acqua sale e ostacola il cammino.
L’appuntamento è a Villa Immacolata a Torreglia (PD) dalle 9.00 di venerdì 12 aprile fino al primo pomeriggio di sabato 13 aprile.
Accompagnano l’esperienza Silvia Destro, psicologa, psicoterapeuta, sessuologa, membro del servizio diocesano tutela minori e persone vulnerabili S.In.Ai e don Federico Giacomin, presbitero della diocesi di Padova e direttore di Villa Immacolata, accompagnatore della formazione dei presbiteri e viceresponsabile della pastorale giovanile.