Per il terzo anno la Pastorale cittadina propone la Via Crucis per le vie del centro di Padova, in un percorso che si snoda dalla Basilica Cattedrale alla Basilica del Santo, in sei stazioni. L’iniziativa, fortemente sollecitata dal vescovo Antonio per dare alla città un segno visibile di speranza e di solidarietà, ha finora riscosso una consistente partecipazione e coinvolto anche cittadini incontrati lungo il percorso.
La Via Crucis per le vie della città ritorna quindi mercoledì 14 marzo, con inizio alle ore 18.30.
Come negli anni precedenti ogni stazione viene animata con la meditazione e alcune testimonianze portate da realtà associative ed ecclesiali. Si parte con la prima stazione, in Basilica Cattedrale, punto di partenza della Via Crucis, e la memoria del Cenacolo; quandoGesù, nell’ultima Cena, rivela ai suoi la misura dell’amore, un amore che non ha limiti e che lo porterà a dare la vita per tutti. La meditazione, con riferimento alla famiglia e al percorso di Iniziazione cristiana,è proposta dalla parrocchia della Cattedrale e dal movimento dei Focolari.
Il corteo proseguirà poi fino a piazza dei Signori: davanti alla Chiesa di San Clemente, i padri Mercedari e dell’Accoglienza Oasi accompagneranno la meditazione sulla seconda stazione: Le guardie e il sinedrio. Si pregherà per le persone che vivono la realtà del carcere e per quanti collaborano al percorso rieducativo e di reinserimento sociale degli ex detenuti.
La terza stazione: Pilato e la folla, davanti al Municipio e all’Università, porterà l’attenzione sui temi della giustizia e delle differenze culturali, con la meditazione proposta dalle comunità di immigrati.
La quarta stazione: Il Cireneo, davanti alla Chiesa dei Servi, in via Roma, vedrà la riflessione del mondo del lavoro e delle Acli, con particolare attenzione alle difficoltà conseguenti alla crisi. La quinta tappa, in Prato della Valle, ricorderà Maria Santissima, le donne e la Veronica. Qui la Comunità di Sant’Egidio e la San Vincenzo mediteranno sulla realtà della povertà, dei senza dimora e di quanti vivono diverse forme di marginalità ed esclusione sociale. Infine, la sesta e ultima stazione: Il Calvario e la morte di Gesù in Croce, sul sagrato della Basilica del Santo, vedrà la preghiera, insieme ai padre Camilliani e al movimento dei Neocatecumenali, per quanti vivono il dolore: dai missionari uccisi a causa del vangelo ai bambini abortiti ancor prima di vedere la luce, dagli anziani angustiati dalla solitudine e dall’abbandono ai malati abbandonati nelle corsie degli ospedali…
Concluderà la Via Crucis cittadina la meditazione sul mistero della croce del vescovo Antonio Mattiazzo in basilica del Santo.