Un uomo di frontiera. Un fine teologo. Dopo dieci anni dalla sua morte, il ricordo e l’impegno di mons. Luigi Sartori è ancora vivo e vivace in quanti ne sono stati amici e “discepoli”.
Martedì 2 maggio alle 18.30 in seminario maggiore e alle 20.30 nella chiesa parrocchiale di Roana si sono tenute due celebrazioni eucaristiche in memoria della sua scomparsa.
«Coglieva i particolari, le cime che svettavano, i sentieri che si inerpicavano, che scendevano – ha affermato don Giovanni Brusegan, direttore dell’ufficio diocesano per l’ecumenismo e il dialogo della diocesi di Padova nell’omelia tenuta per l’occasione – Don Luigi trasferì l’arte della contemplazione dalla natura alla storia, dal creato alla vita, dalla bellezza paesaggistica a Dio Bellezza Infinita. La storia per lui era una pagina bianca con delle orme del mistero; bisognava cercare il senso di quei segni per scrivere e trovare il proprio cammino. La storia in grande e nei piccoli fatti di ogni giorno, attraversata da segreti e da mistero, che una volta scoperto impreziosiva e promuoveva un’ulteriore ricerca. Per don Luigi il senso di Dio – mistero assoluto, indicibile ed eccedente – era accolto con stupore e discrezione, con gioia e timore: ne ha scritto non abbastanza, forse perché non se ne riteneva degno, troppo grande era il Dio che gli era dato di conoscere, troppo povere le sue parole, i suoi pensieri. A Dio andava con umiltà e freschezza, con riverenza e tremore, covando nel cuore l’attrattiva e il sentimento propri di San Tommaso d’Aquino, di cui è stato sempre discepolo e cultore: “Tutto è paglia da bruciare”».
Il testo completo dell’omelia si può leggere qui: Omelia per Sartori a Roana
L’8 giugno prossimo dalle 16 alle 18.30 si terrà in Facoltà teologica del Triveneto un atto accademico in onore di Luigi Sartori, con la presentazione del volume di Antonio Ricupero “La fede lievito della storia, Il senso dell’itinerario teologico di Luigi Sartori”. Il pomeriggio vedrà l’introduzione e il saluto a cura di Roberto Tommasi, preside della Facoltà teologica del Triveneto; e gli interventi di Piero Coda, teologo cattolico, presidente dell’Istituto universitario Sophia di Firenze; di Paolo Ricca, teologo valdes;e e di Antonio Ricupero, dottore in teologia.