Un meraviglioso poliedro (Christus vivit 207) è il titolo della Veglia diocesana di preghiera per le vocazioni, presieduta dal vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, che si vivrà lunedì 8 maggio alle ore 20.30 in basilica Cattedrale a Padova.
Ad accogliere i partecipanti, sul sagrato della Cattedrale, ci sarà la grande croce (di quattro metri) VOCA ME, realizzata in occasione degli 800 anni del naufragio di sant’Antonio a Capo Milazzo (Sicilia), dall’artista siciliana Mariagrazia Toto con i resti delle imbarcazioni dei pescatori della zona dello stretto di Messina e di imbarcazioni di migranti, come simbolo di speranza e di salvezza. Sarà un “ponte” tra Padova (dove sant’Antonio è morto e riposa) e Lisbona (terra natale del taumaturgo), dove si ritroveranno quest’estate i giovani di tutto il mondo tra cui oltre 1200 padovani per la GIORNATA MONDIALE DELLA GIOVENTÙ.
La Veglia di preghiera per le vocazioni che coincide con una delle tappe della Scuola di preghiera del Seminario, vedrà vari momenti. Un primo momento con le testimonianze di alcune vocazioni (sacerdotale, di coppia, di vita consacrata) su cui i giovani partecipanti saranno chiamati a riflettere, perché la vocazione è “chiamata” che riguarda ciascuno nella sua vita. Una varietà di chiamate che sono riprese nell’immagine del “poliedro”, che rappresenta la Chiesa di Gesù Cristo: «non un’unità monolitica, ma una rete di svariati doni che lo Spirito riversa incessantemente» rendendola sempre nuova. Ci sarà poi il tempo di preghiera con l’adorazione eucaristica accompagnata da canto e silenzio; infine la benedizione da parte del vescovo Claudio dei giovani che – come pellegrini –parteciperanno alla Giornata Mondiale della Gioventù ad agosto.
Gli stessi giovani che si ritroveranno insieme ai “compagni di viaggio” del Triveneto, sabato 17 giugno a Padova alle ore 10.30 per l’incontro dei giovani dell’intera regione ecclesiastica in preparazione alla GMG, che li vedrà pellegrini sulla tomba di Sant’Antonio in un percorso dalla Cattedrale alla basilica di Sant’Antonio, insieme ai loro vescovi.