È festa giovedì 7 novembre 2024, per la Chiesa di Padova, che celebra la solennità di san Prosdocimo, proto vescovo e patrono principale della Diocesi di Padova oltre che evangelizzatore delle genti venete.
Il vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, ha presieduto la solenne celebrazione eucaristica alle ore 18.30, nella basilica di Santa Giustina, dove si trova la tomba del santo vescovo, a cui ha reso omaggio al termine della messa.
Come da tradizione avviata nel 2020, la celebrazione del patrono principale della Diocesi è stata anche l’occasione per iscrivere nell’albo dei “fedeli servitori” alcuni laici (uomini e donne) della Diocesi di Padova, segnalati dalle rispettive parrocchie o a livello diocesano, riconoscendo così la gratitudine per il servizio reso alla Chiesa, mettendo a frutto il battesimo. Ai fedeli servitori è stata consegnata una pergamena e una medaglia con le immagini di san Prosdocimo e santa Giustina.
Quest’anno i fedeli servitori sono 27 e vanno ad aggiungersi ai 137 già iscritti nell’albo, per un totale di 164.
Tra loro ci sono persone che da decenni si occupano con devozione e umiltà alla cura dei paramenti liturgici, dei fiori e del decoro della chiesa, ministri straordinari della comunione, catechisti, volontari per supporti in segreteria e nell’amministrazione delle parrocchie, organisti e cantori, sacristi e campanari, persone dedite all’animazione liturgica, alla cura del centro parrocchiale, alla gestione delle scuole per l’infanzia, al servizio di sacrestano, alle attività di accompagnamento dei giovani, degli anziani e malati e a varie altre forme di volontariato, senza dimenticare quanti si sono dedicati alla cura e alla manutenzione delle strutture parrocchiali.
I fedeli servitori parrocchiali che saranno iscritti nell’albo in occasione della solennità diocesana di San Prosdocimo sono: Angelo Ruffini (Cuore Immacolato di Maria in Giarre), Silvana Marin e Amedeo Zuccherini (Madonna Incoronata in Padova), Giancarlo Frison (Praglia), Tonino Valle (San Bartolomeo Apostolo in Fara Vicentino), Emilia Zulian (San Carlo Borromeo in Padova), Rita Bolzonaro e Giovanni Mazzucato (Sant’Andrea Apostolo di Anguillara Veneta), Romeo Carraro (San Giorgio delle Pertiche), Maria Angela Frassoni (San Giovanni Battista in Lugo di Vicenza), Fortunato (Nato) Baù (San Giovanni Battista in Stoccareddo), Giuseppe Curto (Santa Lucia in Segusino), Andrea Turra (Santa Maria Assunta in Carrè), Cesare Fasolo (San Lorenzo in Abano Terme), Luisa Sottovia (San Lorenzo martire in Conselve), Azzuride Dal Santo e Piergiorgio Dal Pra (San Michele Arcangelo in Chiuppano), Luigina Franceschini (San Michele Arcangelo in San Michele delle Badesse), Laura Longo (Santa Giuliana in Curtarolo), Paola Rocchi e Franco Martignon (Santa Giustina vergine e martire in Padova), Anna Zaramella e Camillo Turcato (Santa Maria di Non in Curtarolo), Italo Baldussi (Santi Angeli Custodi alla Guizza in Padova), Ivano Pavan (Santi Quirico e Giulitta in Salcedo).
Accanto a loro saranno iscritti i fedeli servitori diocesani: Marisa Mantoan (Cazzago) e Silvano Fiorin (Villafranca Padovana) per il servizio prestato nell’Ufficio amministrativo diocesano.
Gli iscritti all’albo sono persone che si sono distinte per la dedizione e il servizio alla Diocesi di Padova o alle sue parrocchie. «La Chiesa – si legge nel decreto di istituzione dell’albo (2020) – ritiene che, anche se il servizio svolto dai suoi figli e dalle sue figlie è chiamato alla stessa gratuità con la quale Cristo l’ha amata e redenta, sia legittimo e quasi doveroso esprimere verso tali persone il segno di una gratitudine visibile e sincera, evidenziandone il “senso di esemplarità”».
L’omelia del vescovo Claudio