Mercoledì delle Ceneri, 25 febbraio, saranno una trentina i catecumeni della nostra Diocesi che parteciperanno al rito dell'elezione o dell'iscrizione del nome, presieduto dal vescovo Antonio alle ore 21 in Cattedrale a Padova. Questo rito definisce il senso della chiamata decisiva: il catecumeno diventa un eletto a cui si richiede «una fede illuminata e una ferma volontà di ricevere i sacramenti della Chiesa nelle prossime feste pasquali».
Il rito dell’elezione risale alla fine del III secolo. Con esso la Chiesa si assume la responsabilità dell'idoneità della persona a ricevere i sacramenti. Questa tappa suppone una conversione di tutta la vita a Gesù, una fede illuminata, un'esperienza di vita nella Chiesa.
Al catecumeno è chiesta la fede che apre al desiderio di ricevere i sacramenti.
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da parte della Chiesa, una sollecitudine più attenta per i catecumeni: sono chiamati eletti, perché coloro che Dio ha scelto di chiamare ai sacramenti ora sono designati dalla Chiesa come tali;
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da parte del vescovo (o del presidente) la presa d’atto dello stato di preparazione dei catecumeni;
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da parte dei padrini, la testimonianza della fede a favore dei catecumeni. In particolare, i padrini esercitano per la prima volta il loro ruolo liturgico. Accompagnando i catecumeni, rendono la loro testimonianza davanti all’assemblea;
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da parte dei catecumeni questa tappa manifesta la loro volontà di ricevere i sacramenti iscrivendo il proprio nome sul registro dei futuri battezzati.