Papa Francesco nel Concistoro di sabato 19 novembre nomina il primo cardinale del Centrafrica: l’arcivescovo di Bangui, mons. Dieudonné Nzapalainga. Un evento storico per la Chiesa universale.
«È in linea con l’apertura della porta santa nel Centrafrica – afferma mons. Paolo Doni, vicario generale della diocesi di Padova – ed è un riconoscimento importante di questa Chiesa. Il papa con questa decisione ci dice “cominciamo dal cuore”: da un paese dove i problemi si sentono, si vivono e si sentono più pesanti. Dice anche un nuovo modo di essere cristiani e Chiesa che entra in dialogo con una cultura diversa, con le povertà ma anche con le potenzialità e capacità di un popolo. Nominare un cardinale dal Centrafrica significa riconoscere che il futuro della Chiesa passa anche di là».
Cinquant’anni il prossimo 14 marzo, Nzapalainga è stato ordinato sacerdote il 9 agosto 1998 nella congregazione dei Padri Spiritani. Nominato arcivescovo di Bangui da Benedetto XVI il 14 maggio 2012, ha ricevuto la consacrazione episcopale il 22 luglio dello stesso anno. Dal luglio 2013 è presidente della Conferenza episcopale della Repubblica centrafricana. Nel novembre 2015 ha accolto nella sua diocesi Papa Francesco che proprio a Bangui ha aperto la prima Porta Santa dell’Anno della misericordia. Impegnato in prima persona per il processo di pace nel Paese, nel 2013 ha partecipato, con il presidente del Consiglio islamico e il presidente dell’Alleanza evangelica a Bangui, alla fondazione della Piattaforma interreligiosa per la pace del Centrafrica. Sarà il primo cardinale del suo Paese.
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