“L’ecumenismo dell’amore e l’ecumenismo della verità, che rimangono naturalmente molto importanti, vanno completati con un ecumenismo della vita”. Queste parole del cardinal Walter Kasper, tratte dal libro Vie dell’unità, sono per don Giovanni Brusegan, delegato vescovile per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso, il punto focale su cui dobbiamo fermarci e tendere come Chiesa diocesana e locale.
«È un passaggio fondamentale che anche le comunità cristiane sono chiamate a fare, ora più che mai – afferma – Dobbiamo conoscere i fratelli, avere consapevolezza di ciò che unisce e ciò che divide, conoscerci per incontrarci e capire e superare così i pregiudizi. E tutto questo deve diventare VITA!. questo significa concretamente non fare più da soli ciò che su può fare insieme: pensiamo a progetti sul fronte pace. affermazioni contro il razzismo, la promozione del bene comune,. Quindi la parola d’ordine è pensare e operare insieme».
Le comunità cristiane non possono non soffermarsi a riflettere e a prendere coscienza del mutamento che sta accadendo dentro la nostra società.
«Sta avvenendo una mutazione dei volti che abitano le nostre città – aggiunge don Brusegan – E dentro vi sono anche persone cristiane con altre appartenenze. Come ci poniamo noi cattolici? Con un qualunquismo buonista o un settarismo escludente? Dobbiamo mettere in campo l’ospitalità del cuore, quando invece spesso riduciamo la relazione a quanto chi arriva da noi è efficiente o meno. I nuovi volti sono fratelli in cerca d’aiuto».
Sul fronte dei 500 anni della riforma luterana, anche la Chiesa padovana si impegna in merito all’approfondimento culturale ed ecumenico.
“Dal conflitto alla comunione” è il percorso sostenuto dal gruppo ecumenico diocesano di ricerca: un itinerario con appuntamenti mensili (il prossimo sarà il 30 novembre) per entrare dentro i 500 anni della riforma luterana. Il titolo è mutuato da un documento elaborato da una commissione luterano-cattolica in Germania. «Entreremo nella figura di Lutero – spiega don Brusegan – guardandola alla luce della musica (pensiamo che Bach era luterano), analizzando i temi della riforma, facendoci aiutare anche dagli studi di mons. Luigi Sartori, e guardando anche alle ombre del riformista, in particolare alla sua posizione antisemita». Gli appuntamenti si svolgono dalle 18.15 presso la sala del Redentore in corso Vittorio Emanuele 178 a Padova.
Giovedì 10 novembre, dalle 9 alle 17, la facoltà teologica del Triveneto, in aula magna, propone il convegno “Giubileo della Misericordia, giubileo della “Riforma”: una prossimità feconda”. La mattinata di lavori prevede gli interventi della teologa luterana Elisabeth Parmentier della facoltà di teologia dell’università di Ginevra e del teologo cattolico James Puglisi del Centro pro unione di Roma. Nel pomeriggio sono previste attività laboratoriali su: etica ed ecumenismo (con Alberto Bondolfi); la riforma tra storia e storiografia (Michele Cassese); il dialogo cattolico-protestante (Andrea Decarli e Bernd Prigge); la giustificazione (Riccarfo Battocchio); il dialogo (Simone Morandini); ecumenismo e pastorale (Willi Jourdan)
Claudia Belleffi
Ascolta l’intervista a don Giovanni Brusegan sul viaggio del papa e la riforma luterana