Con il mese di settembre torna l’appuntamento con la rassegna di musica sacra “In principio”, giunta all’VIII edizione, che vede la stretta collaborazione tra Ufficio diocesano per la Liturgia, parrocchie del Centro storico e Orchestra di Padova e del Veneto.
Tre gli appuntamenti proposti in cui verranno eseguite pagine appartenenti a periodi e stili differenti, nel quadro di un approfondimento musicale ispirato a particolari temi della fede cristiana, in nuovi spazi esecutivi.
Si inizia giovedì 12 settembre nella chiesa di San Benedetto, alle ore 20.45 con Il sacrificio musicale, tra le opere più importanti dell’intera storia della musica, nonché tra i capolavori più noti di Johann Sebastian Bach, nella versione di Igor Markevitch, emblematico direttore d’orchestra del Novecento. OPV sarà diretta da Nicola Guerini, mentre il concerto sarà preceduto dalla presentazione del libro del Umberto Curi Parlare con Dio. Un’indagine fra filosofia e teologia. L’autore dialogherà con don Gianandrea Di Donna.
La rassegna proseguirà mercoledì 25 settembre alle ore 20.45 nella chiesa di Santa Maria dei Servi con protagonista Simonide Braconi, prima viola dell’Orchestra del Teatro alla Scala di Milano, nella triplice veste di solista, direttore e compositore. Sul podio OPV, Braconi interpreterà un brano proprio dal titolo Il canto del silenzio, all’interno di un programma che alterna brani celebri come Fratres di Arvo Pärt e Trauermusik per viola e archi di Paul Hindemith, oltre alla Sinfonia n. 30 di Franz Joseph Haydn, nota con il titolo “Alleluja” per l’inserimento di richiami al canto gregoriano all’interno del primo movimento.
L’ottava edizione di In Principio si concluderà lunedì 30 settembre alle ore 20.45 alla basilica Cattedrale di Santa Maria Assunta con l’eccezionale esecuzione integrale delle Sonate all’Epistola di Mozart. Silvio Celeghin sarà organista solista in questo straordinario ciclo strumentale per la direzione di Adriano Martinolli D’Arcy, triestino di formazione e vocazione internazionale. Scritte tra il 1767 e il 1780, le Sonate all’Epistola, così chiamate dallo stesso autore, continuano la tradizione delle antiche sonate religiose secentesche. Queste composizioni venivano eseguite durante la messa tra la lettura dell’Epistola e quella del Vangelo, pratica poi interrotta nel 1783 dall’arcivescovo Hieronimus di Colloredo.
Strutturate prevalentemente in un unico movimento, questi lavori conservano un forte legame con l’Italia, come testimoniano le tracce stilistiche della musica sacra napoletana allora in voga, dove pomposità e retorica si mescolano a espressioni amabili e aggraziate.
Tutti gli appuntamenti sono a ingresso libero e gratuito fino ad esaurimento dei posti disponibili
3 settembre 2024