In questa sosta che la rinfranca
Presentazione degli Orientamenti dell’anno pastorale 2016-2017
Il prossimo anno pastorale si apre con un invito che viene dalla liturgia. Nella celebrazione eucaristica, dopo aver presentato i doni del pane e del vino, tra i possibili inviti alla preghiera, prima dell’orazione sulle offerte, c’è anche la formula: «Pregate fratelli e sorelle perché il sacrificio della Chiesa, in questa sosta che la rinfranca lungo il suo cammino verso la patria, sia gradito a Dio Padre Onnipotente». È questo l’invito per il prossimo anno pastorale 2016-2017: sostare senza introdurre elementi nuovi, ma godendo già dei doni, delle ricchezze, delle perle preziose che stiamo sperimentando in questi anni di profondi cambiamenti pastorali per la nostra Diocesi.
È una sosta che vuole rinfrancare, che vuole rendere forti i passaggi che si stanno attuando (l’Iniziazione cristiana, che rinnova profondamente il nostro essere evangelizzati e l’evangelizzare) e consolidare quelli ancora nella loro fase embrionale (in particolare lo sguardo sul territorio che può cambiare il nostro modo di essere comunità cristiane). Ma il termine “sosta” non va inteso come atteggiamento di passività o inerzia. Rappresenta, invece, l’indicazione di un tempo opportuno – un kairós – in cui incoraggiare, rincuorare, rassicurare, immettere ulteriore fiducia, guardare in avanti con speranza. Vorremmo, poi, insistere e soffermarci, come da più parti è stato suggerito, sul metodo con cui accogliere e rilanciare le intuizioni e i cambiamenti di questo tempo.
Le proposte stesse delle pagine che seguono sono presentate secondo il metodo del “discernimento comunitario”, che è il metodo pastorale scelto dalla nostra Diocesi e più volte sperimentato. In questo termine “sosta” e nel verbo “sostare” intravvediamo anche la capacità di saper stare: so-stare. Come a dire: “so stare dentro questi processi generativi; mi fermo con stupore e gratitudine dentro questi cambiamenti; contemplo e rinnovo il mio modo di essere e di abitare il tempo”. La premessa unitaria degli Orientamenti pastorali 2016-2017 ci viene dall’Evangelii Gaudium (nn. 222-225), laddove papa Francesco, segnalando i quattro principi «che orientano specificamente lo sviluppo della convivenza sociale e la costruzione di un popolo in cui le differenze si armonizzino all’interno di un progetto comune» si sofferma sul primato del tempo sullo spazio.
Per ribadire che ciò che conta è innescare processi, dinamismi vitali che necessariamente hanno bisogno di tempi lunghi e che i risultati, i frutti, le realizzazioni compiute non sono immediate. «Si tratta di privilegiare azioni che generano nuovi dinamismi» e attendere «la bontà del grano che si manifesta con il tempo».
La Presidenza del Consiglio pastorale diocesano
In allegato:
– il testo degli Orientamenti pastorali 2016-2017
– i video utili alla presentazione