L’ordinazione, che ci onora perché manifesta stima e benevolenza per uno di noi, avverrà nella terza domenica di Pasqua – 10 aprile 2016 alle ore 16 in basilica Cattedrale – e la includo tra gli interventi di Dio. Egli continua ad accompagnare il nostro cammino con segni e prodigi: i frutti della Pasqua di Gesù!
La sua presenza fedele, come Signore della nostra comunità diocesana e della nostra vita individuale, compie meraviglie nonostante i nostri limiti di creature.
Il suo Spirito, sempre all’opera nella nostra storia, rende capace don Renato di ripetere quell’“eccomi” che già in altre circostanze è stato chiamato a esprimere: di fronte alla vita di uomo e alla fede in Cristo, di fronte alla chiamata al diaconato e poi al presbiterato. In verità ogni giorno è chiesta una continua, impegnativa, obbedienza alla Parola del Signore e proprio questi “eccomi” quotidiani rendono possibili i momenti di svolta, quelli che cambiano radicalmente il senso della nostra esistenza.
Questo “eccomi” di don Renato è straordinario per intensità. Viene pronunciato di fronte a tutti, con il sostegno di una Chiesa e per il bene di una Chiesa. Ha un’evidente nota comunitaria ed ecclesiale.
Di fronte alla Chiesa di Padova ha il sapore di una disponibilità alla missione: un nostro figlio e fratello parte, chiamato da Dio e dalla Chiesa, per presiedere un’altra famiglia ecclesiale. Siamo orgogliosi di Lui e del suo eccomi e siamo contenti di poterlo donare alla Chiesa di Belluno-Feltre. Lo inviamo con gioia.
Di fronte alla Chiesa di Belluno-Feltre, che lo accoglie come pastore e padre spirituale e alla quale chiediamo di custodirlo nella pace e di aiutarlo a essere fedele al Signore anche se in mezzo a nuove e maggiori responsabilità, è rinnovata promessa di fedeltà alla sua sposa.
In queste circostanze è facile cadere in una lettura “mondana”: la notorietà, la rilevanza sociale, l’esposizione mediatica, le congratulazioni, tante cose possono trasformare un’esperienza di Chiesa in una di promozione esclusiva della persona.
Per questo è importante collocare nell’ambito della preghiera e della celebrazione questo momento della vita di don Renato e per questo la nostra partecipazione è importante: noi siamo discepoli del Vangelo e vogliamo che sia il Vangelo a guidarci nel vivere questa convocazione.
Nei riti di ordinazione si coglie che è il Signore a rendere idoneo don Renato al ministero episcopale: le nostre preghiere, i nostri canti, i gesti… tutto confluisce in un momento di straordinaria intensità. Quando sospendiamo tutto e restiamo in silenzio – in quel momento, soprattutto in quel momento – opera Dio. La Chiesa tace e si ferma: Dio plasma un Vescovo!
Prepariamoci a questo evento di Grazia con la preghiera: è l’essenziale!
+ Claudio, vescovo