Dodici brevi video per altrettante settimane. Un tratto e un movimento da vivere ogni giorno. Sono questi gli elementi su cui si basa la Scuola di preghiera on line che nasce da una richiesta scaturita tra i giovani ed espressa nella Lettera dei Giovani alla Chiesa di Padova, primo frutto del Sinodo dei Giovani voluto dal vescovo Claudio e “celebrato” tra il 3 giugno 2017 e il 19 maggio 2018, con l’obiettivo di creare un percorso di avvicinamento e accompagnamento al dialogo con il Signore.
Ed è proprio da questa “Lettera” che è emersa una «sete di Dio» che per i giovani diventa anche la richiesta di «un’adeguata educazione alla preghiera personale» per non sentirsi «lasciati soli per un cammino spirituale che possa farci incontrare il Signore e nutrirci del quotidiano».
La Scuola di preghiera on line non sostituisce ma si aggiunge, e si collega, ad altre proposte, implementando opportunità, e offrendo la possibilità di un’esperienza diretta e personale in base ai tempi e spazi di ciascuno. L’annuncio ufficiale verrà dato mercoledì 12 dicembre in occasione della Veglia di preghiera dei Giovani che si terrà nella Chiesa degli Eremitani, a partire dalle ore 20.30, guidata dal vescovo Claudio Cipolla, animata da 35 coristi e 15 strumentisti, che ha come slogan “Andiamo fino a Betlemme” e titolo “Orientati”. Giovani “orientàti” verso Betlemme, verso il Cristo, la Parola, l’Eucaristia. E giovani invitati a orientarsi.
La Veglia di preghiera rappresenta, da tre anni, uno degli appuntamenti della Scuola di preghiera del Seminario Maggiore che, da oltre vent’anni, propone ai giovani un appuntamento mensile per imparare a dialogare con Dio.
E non è casuale che proprio in questo contesto venga presentata ai giovani una novità pensata per quanti partecipano con continuità all’esperienza della Scuola di preghiera del Seminario, ma anche per i molti fuori dai circuiti diocesani o per chi è alla ricerca di un sostegno, di un indirizzo per imparare e continuare a pregare.
«I giovani ci hanno chiesto di essere accompagnati nel vivere un rapporto intimo con il Signore Gesù attraverso l’educazione alla preghiera personale» spiega don Paolo Zaramella, direttore dell’Ufficio diocesano di Pastorale dei Giovani.
Ora ogni giovane potrà avere anche un sostegno quotidiano e potrà scegliere quando e come utilizzarlo: «Ci siamo interrogati e abbiamo studiato anche altre esperienze di questo tipo – prosegue Zaramella – e abbiamo elaborato questo primo progetto: un percorso con “tratti” settimanali per 12 settimane, circa tre mesi».
Ogni “puntata” della scuola di preghiera on line, della durata di circa tre minuti, sarà sottolineata da due aspetti: il tratto, ossia un elemento che riguarda la preghiera, con fondamento biblico, teologico ed esistenziale; e un movimento, che rappresenta un esercizio concreto di preghiera da svolgere quotidianamente per una settimana (segno della croce, preghiera del cuore…)
Sarà un percorso “libero” da iscrizioni, da newsletter, da messaggi: chi lo desidera potrà accedervi direttamente attraverso i video che settimanalmente, il lunedì, verranno messi a disposizione sul canale youtube del sito della Pastorale diocesana dei Giovani, all’indirizzo www.giovanipadova.it, e saranno poi diffusi anche attraverso i canali social Facebook, Telegram, Instagram
L’unica raccomandazione è di seguire il percorso secondo l’ordine suggerito e di ricominciarlo dall’inizio se si interrompe per lungo periodo.
Con l’avvio della Scuola di preghiera on line viene proposto anche un rinnovamento grafico e contenutistico del sito internet della Pastorale dei Giovani, orientato a dare sempre maggiore informazione e visibilità a iniziative ed esperienze che possono coinvolgere, aiutare, interessare i giovani. Accanto alle proposte direttamente avviate dalla Pastorale dei giovani vengono presentate quelle diocesane e quelle provenienti dal territorio, da associazioni e movimenti, nate per i giovani o realizzate con i giovani. Inoltre un motore di ricerca permette di facilitare la ricerca tra cinque ambiti: spiritualità, vocazione, affettività, formazione educatori e catechisti, carità e missione.
fonte: ufficio stampa della diocesi di Padova