Mons. Antonio Gregori ha finito la sua missione su questa terra mercoledì 1 marzo nel reparto di rianimazione dell’ospedale di Vicenza. Era nato nel 1933 a Barbano di Grisignano ed ha conservato sempre un forte legame con la sua famiglia. Ha frequentato il seminario diocesano. Fu ordinato prete da mons. Girolamo Bortignon nel 1957.
L’avvenimento che segnò la vita di don Antonio fu il congresso missionario nazionale che si tenne a Padova nel 1957, in cui, impegnato come referente locale, fu conosciuto da mons. Ugo Poletti, allora segretario delle Pontificie Opere Missionarie, in seguito Cardinale Vicario. Trascorse il primo anno in pastorale alla Guizza, conservandone un nostalgico ricordo. L’anno successivo nel 1958 Poletti lo chiamò a Roma, dove don Antonio rimase per oltre dieci anni. Ricoprì l’incarico di segretario nazionale dell’Unione missionaria del clero e di vice-direttore delle Pontificie opere missionarie. A Roma trovò l’ospitalità di un altro padovano mons. Giovanni Strazzacappa. Nel 1967 gli fu conferito il titolo di cappellano del Papa e quindi di monsignore
Nel 1970 il vescovo Bortignon lo richiamò a Padova, per affidargli il suo progetto di sviluppo dell’esperienza missionaria, avviata con mons. Antonio Moletta, e lo nominò delegato vescovile per la cooperazione tra le Chiese e presidente del Centro missionario diocesano: un servizio alle missioni diocesane durato venticinque anni. Nel 1974 il vescovo affidò a lui anche l’avvio della nascente Caritas diocesana. Il vescovo Filippo Franceschi nel 1983 diede nuovo valore al suo compito elevandolo da delegato a Vicario Episcopale per la cooperazione fra le Chiese. Nel frattempo aveva assunto anche l’impegno di promotore di giustizia nel Tribunale ecclesiastico diocesano, dove confluiscono le cause matrimoniali e successivamente l’impegno di Giudice del Tribunale Regionale. Nel 1988 era stato nominato Canonico della cattedrale. Nel 1990 il vescovo Antonio Mattiazzo gli affidò anche la parrocchia di Sant’Andrea in centro città. Passando a risiedere nella canonica, adattò alcune stanze adiacenti a convitto per i preti stranieri che venivano a completare i loro studi a Padova. Rinunciò al compito di vicario per le missioni nel 1995 e a quello di parroco nel 2009. Continuò a risiedere in parrocchia con il servizio di penitenziere. Nel 2012 a motivo della salute ha accettato l’ospitalità delle Ancelle del Signore nel Cenacolo “Nostra Signora di Fatima” a Montegalda. Era stato per quasi trent’anni assistente di questo Istituto Secolare, che è stato anche la sua seconda famiglia. A Montegalda ancora riceveva penitenti e si muoveva in auto a visitare preti anziani ed ammalati.
Con lui si chiude una pagina di storia della nostra diocesi. Come mons. Francesco Frasson è stato l’esecutore del progetto di carità del vescovo Girolamo con l’Opera della Provvidenza, così mons. Antonio Gregori è stato il realizzatore delle prospettive missionarie del vescovo.
La celebrazione eucaristica di ringraziamento, di suffragio e di commiato sarà celebrata nella cattedrale di Padova lunedì 6 marzo alle ore 9.30, presieduta dal vescovo Claudio.
Il corpo sarà sepolto nel cimitero di Barbano, accanto ai suoi.
a cura di mons. Giuseppe Zanon