La pandemia ha suscitato in tutte le comunità l’ansia di recuperare il cosiddetto “tempo perduto”. Questo tempo può essere opportunità di discernimento per “ricominciare”, più che “ripartire”, nella fatica di “potare” il nostro consueto per ritrovare le vere priorità pastorali. Secondo una catechista del primo discepolato della parrocchia di Merlara, riesce difficile parlare di “potature” ma piuttosto di “calma” nell’ affrontare il prossimo anno.
Leggi il servizio de La Difesa del popolo