Una denuncia al filo spinato e ai muri europei: la prima pagina del quotidiano Avvenire di martedì 16 novembre è emblematica e drammatica. Di fronte ai fatti tragici e terribili di profughi curdi e iracheni, che stanno morendo di fame e di freddo sulla frontiera tra Polonia e Lituania, il filo spinato sostituisce le dodici stelle sopra le terre d’Europa.
Scrive il Direttore Marco Tarquinio nell’editoriale: “Da Est a Ovest, da Nord a Sud. Accade per inerzia e per malizia, per ideologia e per pavidità, accade per perdita di radici e di senso. E per svuotamento di valori. Su questo contano gli avversari – esterni e interni – dell’Unione, sui deficit morali e sulle paure. Eppure, costoro, avrebbero armi spuntate se i governanti dei Ventisette non si ostinassero a lasciare al caso e all’orrore la politica migratoria e umanitaria di un continente che invecchia e che deve uscire dall’autoparalisi indotta dagli egoismi nazionalisti.”