Tempo di quaresima e di pasqua (da tenere uniti!): occasione per recuperare la bellezza del nostro essere figli di Dio, del nostro essere fratelli e sorelle nella Chiesa, con il desiderio di essere maggiormente in comunione con l’umanità e il cosmo.
Provocatoriamente e sinteticamente questo tempo ci è offerto come cura di bellezza: per riscoprire il battesimo, scacciare via la bruttezza del peccato, trovarci rigenerati dalla grazia del mistero pasquale.
San Paolo descrive questo ‘trattamento di bellezza’ come un passare dall’uomo vecchio all’uomo nuovo: «Siete stati istruiti, secondo la verità che è in Gesù, ad abbandonare, con la sua condotta di prima, l’uomo vecchio… e a rivestire l’uomo nuovo, creato secondo Dio nella giustizia e nella vera santità» (Ef 4,22s).
E questo lavorio è prima di tutto dono e grazia, da ricevere ed assimilare: uno lasciare spazio allo Spirito Santo perché possa plasmarci. Ancora San Paolo: «Io piego le ginocchia davanti al Padre, dal quale ha origine ogni discendenza in cielo e sulla terra, perché vi conceda, secondo la ricchezza della sua gloria, di essere potentemente rafforzati nell’uomo interiore mediante il suo Spirito. Che il Cristo abiti per mezzo della fede nei vostri cuori» (Ef 3,14-17).
A questo proposito può aiutare l’immagine scelta per la quaresima di fraternità 2021 – FRATELLI TUTTI: LA MUSICA DEL VANGELO. Vediamo le note distese sul pentagramma discendere dall’alto, come un’ispirazione e come un dono… infatti non c’è musica senza che non sia preceduta da un’ispirazione e non c’è vangelo se non nello Spirito Santo, il Dono dei Doni, colui che ispira i credenti, colui che ha preso possesso del Cristo nel suo battesimo al Giordano e incessantemente fa emergere la nostra bellezza di figli di Dio.
Il dono del Vangelo è un dono per tutti. Ecco quindi che la musica (la felice notizia del Vangelo) incontra ed attraversa persone di ogni popolo e cultura, persone dei nostri giorni… come sembrano suggerire i volti che incrociano direttamente il nostro sguardo. Nel gergo missionario questa dinamica è detta ‘inculturazione’: il Vangelo entra, purifica e trasforma persone e culture in modo che alla fine la chiesa cattolica nel suo complesso sia arricchita da sempre nuove e arricchenti espressioni dell’unica fede.
La musica del Vangelo, in tutte le latitudini e ancor di più in questo momento così difficile, ci chiede di sperimentare nel quotidiano, la fraternità, la compassione, la tenerezza, l’accoglienza. Ossia di accordare la nostra vita con quella degli altri fratelli e fare udire l’armonia dell’umanità rinnovata da Dio, perché amata con tenerezza dal Padre di Gesù e nostro!
Con le parole del papa Francesco nell’enciclica Fratelli Tutti: «Come cristiani non possiamo nascondere che se la musica del Vangelo smette di vibrare nelle nostre viscere, avremo perso la gioia che scaturisce dalla compassione, la tenerezza che nasce dalla fiducia, la capacità della riconciliazione che trova la sua fonte nel saperci sempre perdonati-inviati. Se la musica del Vangelo smette di suonare nelle nostre case, nelle nostre piazze, nei luoghi di lavoro, nella politica e nell’economia, avremo spento la melodia che ci provocava a lottare per la dignità di ogni uomo e donna.
Due grandi testimoni della musica del Vangelo (indicati dal papa nell’enciclica e raffigurati nell’immagine in fondo a sinistra) ci incoraggiano su questa strada: San Francesco di Assisi e il beato Charles De Foucauld.
Buona quaresima-pasqua di bellezza e fraternità!
don Raffaele Gobbi
Direttore ufficio missionario diocesano di Padova