Il covid 19 ha fermato la giostra. Il popolo dei Circhi, dei Luna Park, delle giostre, il cosiddetto “spettacolo viaggiante”, da un anno vive in una sorta di limbo. Niente show, niente incassi.
Circensi, giostrai e lunaparkisti, che vivono di rapporto con il pubblico, di mobilità, di spostamenti e viaggi, hanno subito più di ogni altro esercente la chiusura al seguito della pandemia, da oltre un anno. Si tratta di 5mila imprese a struttura familiare che stanno cercando di sopravvivere.
Lo Stato non li ha dimenticati, ma rappresentano il settore della cultura al quale sono giunti molto meno aiuti e sovvenzioni rispetto ad altre categorie.
La Migrantes, che segue pastoralmente lo spettacolo viaggiante, e la Caritas si sono fatte prossime a queste persone rispondendo a diverse richieste di sostegno. Il Direttore generale della Fondazione Migrantes, don Gianni De Robertis, chiede che le istituzioni «non si dimentichino di queste persone garantendo loro la possibilità di sopravvivere e di continuare a sperare e a conservare il proprio lavoro».