Il vescovo agli universitari: la libertà si deve sposare con la capacità di amare

Chiesa di Santa Sofia gremita mercoledì 13 novembre in occasione della celebrazione eucaristica dedicata al mondo degli universitari, in occasione dell’inizio dell’anno accademico, presieduta dal vescovo Claudio. Un momento molto partecipato da parte degli studenti, numerosi provenienti da fuori città e da altri paesi e molti ospiti dei collegi universitari presenti in città. Dal vescovo è arrivato un messaggio di vicinanza e incoraggiamento rispetto al prezioso periodo di vita in cui la persona si forma e sperimenta i propri spazi di libertà, con un pensiero particolare ai tanti studenti che arrivano da fuori per studiare a Padova: «siamo contenti di accogliervi, anche come Chiesa».

Il vescovo si è poi soffermato sulle “processioni” che “compongono” la messa, come occasione di interpretare il legame con Gesù e la forza che ne consegue dal vivere del suo amore, per stare nel mondo, ma anche per leggere quell’appropriarsi dello spazio della libertà e dell’autonomia proprio dell’età giovanile.

La messa ha ricordato mons. Cipolla si apre con la processione di ingresso dietro alla croce: è un camminare verso una meta e al seguito di Gesù, ed è «l’immagine di un popolo, di una Chiesa, di una comunità che cammina seguendo Gesù». Al centro ci sono la processione per la presentazione dei doni («in cui possiamo vedere qualsiasi situazione della nostra vita, da presentare al Signore»), e la processione della comunione in cui ciascuno «mette in moto la propria libertà, decide di andare a nutrirsi della libertà di Gesù, che gli ha permesso di amare con tutto se stesso». Al termine la processione di “uscita”, di ritorno nel mondo, di missione, che ci vede forti del nutrimento ricevuto.

Nella “missione” – ha sottolineato il vescovo – c’è uno spazio di libertà molto prezioso e delicato, e per i giovani è proprio il tempo dell’università che fa fare esperienza di libertà e di responsabilità, che è anche un riconoscimento del proprio essere . «Il camminare seguendo Gesù ci manda in questo spazio bellissimo dell’esperienza della libertà che è ricca, bella, maturante: questo è il vostro tempo» ha spronato il vescovo ricordando che «la libertà si deve sposare con la capacità di amare».

E infine un auspicio: «vorrei augurarvi – ha detto ai giovani universitari – all’inizio di questo anno, di fare una bella esperienza e di crescere insieme, per seguire Gesù nella libertà di saper amare anche quando questo è difficile».

 

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