La notizia era già nell'aria, ma il vescovo mons. Antonio Mattiazzo ha scelto la festa di San Gregorio Barbarigo, tradizionale occasione di incontro per i preti diocesani di Padova, oggi giovedì 18 giugno, per annunciare il cambio di guardia alla direzione del settimanale diocesano La Difesa del popolo, a partire dal 1° luglio 2009. Un avvicendamento particolarmente significativo, visto che dopo 85 anni di direzione affidata a un presbitero, ora si è scelto un giovane laico: Guglielmo Frezza, padovano, 38 anni, laureato in lettere moderne, giornalista professionista dal 1997, un curriculum professionale di tutto rispetto: inizia giovanissimo le collaborazioni alla Difesa del popolo e successivamente è tra i fondatori di Telechiara, nella cui redazione lavorerà dal 1990 al 2004. Recentemente per la Difesa del popolo ha curato le pagine dedicate al Centenario e altre iniziative connesse. Con la nomina di Frezza alla Difesa si torna alle origini: il settimanale diocesano, infatti, che proprio lo scorso anno ha festeggiato il centenario, nei primi 16 anni di vita è stato diretta da laici, a partire dall'avvocato Umberto Signorini, ai tempi del vescovo Pellizzo. Successivamente, dal 1924, la responsabilità è stata affidata a presbiteri, in successione: mons. Riccardo Ruffatti, mons. Francesco Canella, mons. Alfredo Contran e don Cesare Contarini, direttore dal giugno 1993.
«La scelta – ha specificato il vescovo dando l'annuncio ai presbiteri riuniti nel Teatro del seminario Maggiore – è volutamente laicale, secondo un'intenzione che si sta perseguendo di nominare laici per quegli incarichi ecclesiali che non richiedono il ministero ordinato». A don Cesare, la cui futura destinazione sarà resa nota prossimamente, un lungo applauso, il grazie per il servizio di questi 16 anni; e a Guglielmo Frezza i migliori auguri per il nuovo incarico.
Da parte sua l'Euganea Editoriale Comunicazioni, editore del settimanale, che ha provveduto alla nomina di Guglielmo Frezza dopo le opportune consultazione con l'ordinario diocesano «a nome della comunità civile e dell'intera famiglia diocesana ringrazia don Cesare Contarini per la competenza e la passione con cui per 16 anni ha diretto La Difesa del popolo» e «formula al nuovo direttore i più cordiali auguri per il lavoro che si accinge a svolgere. Il nuovo direttore assume l’incarico all’indomani delle celebrazioni del centenario della testata, caratterizzate dall’impegno a continuare la diffusione del settimanale con particolare attenzione al maturare di nuove sensibilità sia sul piano civile-sociale che su quello cristiano».
Don Cesare Contarini saluta i lettori del settimanale domenica 21 giugno con un editoriale intitolato “Il saluto e la riconoscenza”. Al nuovo direttore Contarini esprime «i migliori auguri di un pronto inserimento nel nuovo ruolo e di una cordiale accoglienza di lettori, diocesi e opinione pubblica». Ringraziando il vescovo per l'avvicendamento alla direzione, richiesto a conclusione del centenario, don Cesare Contarini commenta così i suoi 16 anni: «Si poteva far di più, si poteva far meglio, si poteva far altro in questi sedici anni? Certamente sì, come in gran parte delle avventure degli uomini, soprattutto quelle collettive. Non spetta a me stilare pagelle o apologie: posso solo dire, con umiltà ma con convinzione, che guardandomi allo specchio, a fine giornata, non mi sono mai vergognato del lavoro della Difesa del popolo. Pur con limiti ed errori, ho sempre cercato di rispondere alla mia coscienza: e questo è il motivo essenziale della mia serenità. Prima e al di là dei risultati, in parte misurabili e in parte riposti nel segreto dei cuori; e tutti affidati alla misericordia del Signore (…) ringrazio Dio anche per le “spine” incontrate negli anni di direzione della Difesa: mi hanno fatto apprezzare di più il valore di questo mezzo d’informazione e comunione, lavorandoci con rispetto, dedizione, passione, spirito di squadra. Sono riconoscente a chi mi è stato d’aiuto in questo compito “unico” nel cuore della chiesa diocesana: redazione e grafici, collaboratori, editore e consiglieri d’amministrazione, diffusori, pubblicitari, lettori comuni, amici diversi del settimanale, partner d’iniziative, tipografi, colleghi giornalisti, istituzioni… A tutto “il popolo della Difesa” un grato ricordo, un sorriso, una preghiera. E un arrivederci lungo i sentieri della vita».
E il nuovo direttore come si avvicina a questo nuova e delicata responsabilità?
«Ho avuto, come tanti giornalisti padovani – dichiara Guglielmo Frezza – la fortuna di scoprire il fascino del giornalismo in una redazione ricca di maestri come quella della Difesa, e il legame non si è mai interrotto negli anni fino all'intenso lavoro in occasione del centenario che mi ha consentito di conoscerne a fondo la storia e il ruolo svolto nella vita civile e religiosa della diocesi. Arrivo alla direzione con la consapevolezza che il nostro settimanale può contare sull'affetto dell'intera comunità diocesana, dimostrato dalle migliaia di abbonamenti, e su una solida credibilità giornalistica, conquistata grazie alla fatica quotidiana della redazione e all'intelligenza di chi lo ha diretto lungo un intero secolo di vita. Cento anni sono alle spalle. Adesso abbiamo il compito di non disperdere questo patrimonio di inestimabile valore e di costruire il settimanale diocesano del futuro, mantenendo chiara e nitida la sua ispirazione. Ma più che enunciare propositi, vorrei in questo momento esprimere tutta la mia gratitudine a don Cesare Contarini per lo splendido rapporto professionale e umano che si è venuto maturando negli anni. E vorrei sottolineare il coraggio che la diocesi ha dimostrato nell'affidare per la prima volta a un giovane laico – dopo la guida di Telechiara e dell'Ufficio stampa diocesano – anche il timone della sua Difesa. Un motivo in più per affrontare con entusiasmo questa nuova responsabilità».
Breve nota biografica del nuovo direttore del settimanale della Diocesi di Padova
Guglielmo Frezza, nato a Padova il 3 settembre 1970, laureato in lettere moderne con una tesi in Teoria e metodologia generale della letteratura, è giornalista professionista dal marzo 1997. Ha iniziato come giovanissimo collaboratore della Difesa del popolo per poi essere tra i fondatori di Telechiara, nella cui redazione ha lavorato dal 1990 al 2004. Nel 2005 ha intrapreso l'attività di libero professionista dedicandosi in particolar modo ai settori dell'agricoltura biologica e dello sviluppo sostenibile. In questo ambito ha collaborato con numerose testate tra cui Greenplanet.net e la Radio Televisione Svizzera Italiana, oltre a svolgere attività di consulenza per il gruppo QC&I-SoCert. Collabora assiduamente all'edizione per l'estero del mensile Il Santo dei Miracoli. Negli anni ha affiancato all'attività giornalistica anche l'interesse per la storia del mondo cattolico padovano, pubblicando diversi volumi tra cui La Gioventù Femminile nella storia del Movimento cattolico a Padova per la casa editrice dell'Azione cattolica italiana. Per La Difesa del popolo ha curato tutte le iniziative editoriali realizzate in occasione del centenario del settimanale diocesano e la mostra ospitata nel settembre del 2008 nelle sale dei Musei Civici al Santo.