Buona Pasqua, carissimi cristiani della Chiesa patavina che vive nei territori della provincia di Padova, della Pedemontana e dell’Altopiano di Asiago, della Riviera del Brenta, del Trevigiano e del Bellunese.
Buona Pasqua! Il Signore è risorto, è veramente risorto!
Questo è l’annuncio che ho l’incarico di portarvi e che ho la gioia e il felice compito di far risuonare nel vostro cuore e nelle vostre comunità.
Questo è anche l’annuncio che vi affido perché possiate estenderlo a tutti, nelle vostre case e nelle vostre città: il Signore è risorto, è veramente risorto!
È un annuncio glorioso che dà speranza e apre visioni proprio dove sembrano regnare disperazione e sconfitta: come per il Signore Gesù dopo la sua passione e crocifissione anche per noi si realizzano le promesse di una vita nuova, di una creazione nuova verso la quale siamo fiduciosamente incamminati. Siamo fiduciosamente incamminati perché ci accompagna e introduce il Signore stesso, il Risorto, il primogenito della nuova creazione!
Questo annuncio, cuore della nostra fede cristiana, conferisce alla nostra esistenza forza ed energia così che attraversiamo momenti difficili, ma non ci attardiamo su di essi perché la nostra storia è nelle mani di Dio e sappiamo che cammina verso la sua realizzazione piena e definitiva.
Già adesso in noi è presente un germe che ci spinge a guardare in avanti, quasi un istinto di miglioramento continuo. È la nostra storia personale, segnata da malattia, ingiustizie, peccati, che trova coraggio di riprendersi, sempre, continuamente. Ma è anche storia del nostro tempo, spesso – troppo spesso – segnata da guerre, ingiustizie economiche e sociali, minacciata da pericoli di ogni tipo per le difficili dinamiche e congiunture politiche a livello planetario. Contro il male cerchiamo spazi di liberazione e di emancipazione. Istintivamente combattiamo per una vita migliore.
Se guardiamo ai tempi lunghi il male viene vinto. Non solo è nostra esperienza, ma è anche certezza della fede cristiana: sarà sconfitto perché la Pasqua di Gesù annuncia la vittoria della pace sulla guerra, della vita sulla morte.
Diversamente scompariremmo come genere umano e come creato. Noi crediamo invece in un esito positivo della nostra storia, un esito che viene anticipato dalla Pasqua.
Guardiamo al cammino dell’umanità; guardiamo al progresso di cui siamo stati capaci. Le possibilità poste nelle mani e nell’intelligenza dell’uomo sono straordinarie. Il Signore Dio gli ha affidato il compito di custodire e far crescere il Bene e la Pace e noi cristiani siamo chiamati a proclamare la nostra fede in questo orizzonte indicato dalla Pasqua: il Signore è veramente risorto, ci indica una strada e ci attende. È un annuncio che si estende a tutti gli uomini e le donne del mondo; ai nostri figli verso cui siamo debitori di speranza e di coraggio!
Il Risorto benedica tutti, benedica le nostre famiglie e i nostri progetti, benedica le nostre terre.
Alleluja!
+ Claudio Cipolla, vescovo di Padova