Studio e festa si intrecciano nel pomeriggio di studio dal titolo Cristianesimo e spiritualità orientali, organizzato dall’Istituto superiore di Scienze religiose di Padova, martedì 9 aprile, con inizio alle ore 16.30, nella sede dell’Issr di Padova in via Del Seminario 7.
La giornata vedrà gli interventi e il dialogo tra due ospiti illustri, profondi conoscitori delle chiese cristiane in Asia. Matteo Nicolini-Zani, monaco di Bose e coordinatore della sezione italiana del DIM (Dialogo Interreligioso Monastico), metterà in risalto la modalità orante della santità riflettendo sul tema della spiritualità monastica in dialogo con le spiritualità orientali, ricordando, a cinquant’anni dalla morte (Bangkok, 10 dicembre 1968), anche l’illustre esempio del monaco trappista Thomas Merton, descritto da papa Francesco come «uomo di preghiera, pensatore che ha sfidato le certezze di questo tempo e ha aperto nuovi orizzonti per le anime e per la Chiesa […], promotore di pace tra popoli e religioni». Mentre padre Gianni Criveller, missionario del PIME in Cina e docente di dogmatica, aprirà una finestra sulla situazione del cristianesimo in Cina e sul possibile dialogo con le religioni e spiritualità tradizionali.
Sarà una “festa” delle culture e delle fedi, dato che al centro della riflessione viene posto il dialogo tra il cristianesimo e le spiritualità di alcune tradizioni religiose millenarie. Ma precisa don Livio Tonello, direttore dell’Issr di Padova «Se l’atmosfera della giornata di studio sarà caratterizzata da una nota festiva non deve apparire un paradosso che allo stesso tempo le si chiederà di vestire anche i panni della “ferialità”. Lungi dal proporre un momento di evasione esoticheggiante, la giornata di studio si propone, infatti, di comprendere alcune delle complesse dinamiche che caratterizzano il dialogo interculturale e religioso. Sarà posta attenzione anche a un fenomeno che sempre più intensamente sta mutando il volto del cristianesimo universale. Si tratta della cosiddetta “diaspora planetaria”, formula con cui viene designato il deciso spostamento del baricentro del cristianesimo verso altre latitudini. Le comunità cristiane di immensi continenti come l’Africa e l’Asia stanno infatti mostrando una sorprendente vitalità che contrasta non poco con le “chiese vuote” in Occidente. Molto abbiamo quindi da imparare dai fratelli nella fede di altre culture, rispetto ai quali è sempre più necessario mettersi in ascolto».