Martedì 14 marzo Enzo Bianchi, fondatore della comunità di Bose, ha dato vita a Padova a due appuntamenti.
Il primo si è inscritto dentro il ciclo sulla riforma proposto dal centro universitario sul tema: “Ecclesia semper reformanda”.
Il secondo appuntamento si è tenuto nella Basilica cattedrale alle 21: una lectio Divina su Mc 10, 35-45 “Tra voi però non è così”
Chi è Enzo Bianchi? (dal sito del Monastero di Bose)
Enzo Bianchi è nato a Castel Boglione (AT) in Monferrato il 3 marzo 1943. Dopo gli studi alla Facoltà di Economia e Commercio dell’Università di Torino, alla fine del 1965 si è recato a Bose, una frazione abbandonata del Comune di Magnano sulla Serra di Ivrea, con l’intenzione di dare inizio a una comunità monastica. Raggiunto nel 1968 dai primi fratelli e sorelle, ha scritto la regola della comunità. È stato priore della comunità la quale conta un’ottantina di membri tra fratelli e sorelle di cinque diverse nazionalità ed è presente, oltre che a Bose, anche a Gerusalemme (Israele), Ostuni (BR), Assisi (PG), Cellole-San Gimignano (SI) e Civitella San Paolo (RM) dalla fondazione fino al 25 gennaio 2017.
Nel 1983 ha fondato la casa editrice Edizioni Qiqajon che pubblica testi di spiritualità biblica, patristica, liturgica e monastica. Nel 2000 l’Università degli Studi di Torino gli ha conferito la laurea honoris causa in “Scienze Politiche” e nel 2016 anche l’Università degli studi di Scienze Gastronomiche di Pollenzo gli ha conferito la Laurea Honoris Causa. Membro del Consiglio del Comitato cattolico per la collaborazione culturale con le Chiese ortodosse e orientali del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani, ha fatto parte della delegazione nominata e inviata da papa Giovanni Paolo II a Mosca nell’agosto 2004 per offrire in dono al patriarca Aleksij II l’icona della Madre di Dio di Kazan. Ha partecipato come “esperto” nominato da papa Benedetto XVI ai Sinodi dei vescovi sulla Parola di Dio (ottobre 2008) e sulla Nuova evangelizzazione per la trasmissione della fede cristiana (ottobre 2012).
Nel 2014 Papa Francesco lo ha nominato Consultore del Pontificio Consiglio per la promozione dell’unità dei cristiani. Nel 2007 ha ricevuto il “Premio Grinzane Terra d’Otranto”, nel 2009 il “Premio Cesare Pavese” e il “Premio Cesare Angelini” per il libro Il pane di ieri, nel 2013 il “Premio internazionale della pace”, nel 2014 il “Premio Artusi”, nel 2016 il “Premio Emmanuel Heufelder”. Dal 2014 è cittadino onorario della Val d’Aosta e di Nizza Monferrato.
Enzo Bianchi è:
- Consultore del Pontificio Consiglio per la Promozione dell’Unità dei Cristiani
- Membro dell’Académie Internationale des Sciences Religieuses (Bruxelles)
- Membro dell’International Council of Christians and Jews (Londra)
- Membro della redazione della rivista teologica internazionale Concilium
- Membro della redazione della rivista biblica Parola Spirito e Vita, di cui è stato Direttore fino al 2005
- Opinionista e recensore per i quotidiani La Stampa, La Repubblica e Avvenire
- Titolare di una rubrica fissa “La bisaccia del pellegrino” su Jesus e di rubriche su Famiglia Cristiana
- Collaboratore dei periodici francesi Panorama e La Vie e del quotidiano cattolico La Croix
- Collaboratore e consulente per il programma “Uomini e profeti” di Radiotre e “Ascolta si fa sera” di Radiouno