Felice chi ha la strada nel cuore è lo slogan della tredicesima edizione del Festival Biblico che, per il quinto anno consecutivo, vede protagonista anche la Diocesi diPadova, accanto a quelle di Vicenza, Verona, Rovigo, Trento, e Vittorio Veneto. In tutto 224 eventi distribuiti in sei Diocesi del Triveneto: Padova ne ospiterà una ventina nei giorni 18 – 22 maggio 2017, con un’anteprima cinematografica il 17 maggio, cui seguirà, giovedì 18 maggio alle ore 18, la vernissage di due mostre al Museo Diocesano che daranno il via agli appuntamenti padovani, alla presenza del vescovo mons. Claudio Cipolla.
La sera stessa, a Vicenza, alle ore 21, il Festival Biblico edizione 2017 sarà ufficialmente inaugurato nella Basilica Palladiana, con il monologo di Giacomo PorettiNelle periferie del Senso. Si può viaggiare anche dal divano.
Filo conduttore dell’edizione 2017, quindi, è il viaggio metafora della vita dell’uomo, segno di un cammino che è esigenza esistenziale, curiosità, necessità di scoperta e di incontro; spazio fisico, spirituale e di fantasia… Gli ingredienti sono davvero moltissimi e a Padova, l’edizione del Festival Biblico, coordinata da don Roberto Ravazzolo, direttore del Centro universitario, si articolerà lungo cinque filoni – artistico, testimoniale, filosofico-sociologico, biblico, spirituale – con appuntamenti di vario tipo e linguaggio (conferenze, cinema, tavole rotonde, mostre, reading, spettacoli, letture…) e ospiti qualificati, rappresentanti del mondo culturale nazionale e internazionale, nei contesti urbani e in alcuni luoghi particolarmente significativi per la città e per la Diocesi di Padova.
A Padova, come nelle altre città, il Festival Biblico sarà un viaggio: nella Regione, dentro la Diocesi, nei luoghi della città, attraverso il tempo, lo spazio, le discipline, cercando declinazioni ampie del concetto di viaggiare, dallo spostamento fisico a quello metaforico; conoscendo personaggi diversi per estrazione e stili, ma accomunati da un pensiero nobile e animati da una grande curiosità.
«Il cammino è un’esigenza profonda dell’uomo – sottolinea don Roberto Ravazzolo, direttore del Centro universitario e coordinatore dell’edizione padovana del Festival Biblico – ci si sposta per esplorare l’ignoto o per fuggire il troppo noto, si naviga l’oceano, lo spazio o il mondo virtuale, si viaggia col corpo o anche solo con la fantasia. Gli itinerari degli uomini si intrecciano e diventano ricerca, progetto, speranza, sguardo nuovo sul mondo, ma anche delusione, morte e fallimento. Caminante, no hay camino, se hace camino al andar (Viandante, non c’è cammino, la via si fa con l’andare), scrive Antonio Machado. Avere il cammino nel cuore altro non significa che mantenere vibrante il desiderio della strada. Perché chi smette di andare, cessa di vivere».
In questa quinta edizione “padovana” del Festival Biblico si è scelto di rafforzare il coinvolgimento e la partecipazione di diverse realtà, non solo ecclesiali, ne sono parte attiva, infatti, il Centro universitario di Padova, l’Ufficio Progetto Giovani del Comune di Padova, l’Associazione Bibbia Aperta, il Centro Diritti umani dell’Università di Padova, l’Associazione Imprenditrici e Donne Dirigenti d’Azienda.
Il Festival Biblico a Padova ha il patrocinio di Università di Padova, Esu Padova, Comune di Padova, Ufficio scolastico provinciale e il sostegno di Diocesi di Padova, Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e Rovigo e Fondazione Antonveneta.
I CINQUE APPROCCI DEL FESTIVAL BIBLICO A PADOVA
L’ APPROCCIO ARTISTICO
Con il coordinamento di tre giovani curatori in formazione, il Museo Diocesano ospiterà una mostra di artisti visivi under 35 selezionati attraverso il bando Mirabilia. Negli stessi spazi sarà proposto Il viaggio di Giona, mostra di illustrazioni di Saul Darù. L’inaugurazione di queste mostre è in calendario giovedì 18 maggio, giornata internazionale dei musei, alle ore 18 al Museo Diocesano di Padova.
Aspettando il Festival, Babilonia Teatri condurrà un ciclo di laboratori per la realizzazione di una performance nei giorni della rassegna padovana (Agire la Parola, venerdì 19 maggio alle ore 16.30 in piazza Duomo a Padova), mentre le strade e i luoghi della città saranno animati dai reading performativi proposti dai Carichi Sospesi (Incontrando le parole, 19-20-21 maggio alle ore 12); Antonio Panzuto e Alessandro Tognon narreranno Chi sei tu? Il Vangelo dell’asino parlante, spettacolo vincitore de I teatri del sacro di Lucca nel 2015 (domenica 21 maggio, ore 21, teatro dell’Istituto vescovile Barbarigo). Anche la settima arte offrirà spunti sull’esperienza del viaggio con due proiezioni cinematografiche (un’anteprima al Festival, mercoledì 17 maggio alle 21 al Piccolo Teatro Don Bosco, con la proiezione del film Jackie di Pablo Larrain e venerdì 19 maggio, alle ore 21, al cinema Esperia di Chiesanuova, con la proiezione del film Paths of the Soul di Yang Zhang).
L’ APPROCCIO TESTIMONIALE
Ospite del Festival Biblico a Padova sarà il prete eritreo Mussie Zerai, presidente dell’agenzia Habeshia, di recente nominato per il Nobel per la pace, punto di riferimento per i tanti connazionali che migrano in Europa, che racconterà la propria esperienza in un dialogo con Dante Carraro, direttore di Medici con l’Africa CUAMM (Viaggi da e per l’Africa. Quando un numero di telefono è l’ultima speranza, venerdì 19 maggio, alle ore 18, Sala delle Edicole, ingresso Arco Valaresso).
Il Festival Biblico a Padova ospiterà inoltre il videoracconto dell’esperienza di viaggio e cooperazione di studenti e docenti della Laurea Magistrale in Human Rights and Multi-level Governance dell’Università di Padova e dell’Apex College di Kathmandu (Viaggio in Nepal. Microfinance in Action, venerdì 19 maggio, ore 18, al Centro universitario) raccontato da Alberto Lanzavecchiae Luca Gazzola.
L’ APPROCCIO FILOSOFICO E SOCIOLOGICO
Le linee per una lettura ragionata del tempo presente saranno fornite da ospiti come la giornalista di Sarajevo, Azra Nuhefendić (Tutto il cuore dentro una valigia. Una storia europea: dalla ex Jugoslavia degli anni ’90 alla rotta Balcanica di oggi, sabato 20 maggio, ore 18, Libreria San Paolo Gregoriana); il filosofo Francesco Valagussa e il professore Adone Brandalise, presidente del Master in Studi Interculturali dell’Università di Padova (Il globo senza legge. Saggio su Moby Dick, sabato 20 maggio, ore 11, aula Nievo – Palazzo Bo).
Accanto alla saggistica, trova spazio la narrativa contemporanea, rappresentata soprattutto da giovani scrittori come Alì Ehsani (Stanotte guardiamo le stelle. La storia di due fratelli e un grande sogno, domenica 21 maggio, ore 16.30, Museo Diocesano), che racconterà il viaggio rocambolesco che dall’Afghanistan lo condusse in Italia prima del suo avvicinamento al cristianesimo e alla laurea in legge; e come Emmanuela Carbé, autrice di L’unico viaggio che ho fatto, dove affronta con acume e passione il racconto di un viaggio nella memoria, nell’infanzia e nella ricerca di sé (L’unico viaggio che ho fatto. Storia di Gardaland e di quello che è successo dopo, lunedì 22 maggio, ore 18.30, Centro universitario).
L’ APPROCCIO BIBLICO
La Bibbia, il libro ispiratore del Festival, è potente narrazione di un viaggio, di tanti viaggi. Il Libro degli Atti ci ricorda che all’inizio i cristiani si chiamavano quelli della via (9,2). Sono previsti: una riflessione sul credo d’Israele del rabbino capo di Padova, Adolfo Aharon Locci (Mio padre era un arameo errante [Dt 26,5]. Al cuore della fede biblica, domenica 21 maggio, ore 11, Centro universitario); un convegno che è contemporaneamente contributo al Festival e celebrazione dei 30 anni dell’associazione Bibbia Aperta (tre gli appuntamenti: il percorso dalla vita al libro e viceversa con il pastore valdese Paolo Ricca [Dalla vita al libro, dal libro alla vita: un cammino con il protestantesimo, sabato 20 maggio, ore 15.30, Centro universitario]; il senso del cibo condiviso, specie nell’esperienza di Gesù con il biblista francescano Gianni Cappelletto [La mensa condivisa, luogo dell’incontro e della presenza. Letture bibliche ed esegesi, sabato 20 maggio, ore 16.30, Centro universitario]; la suggestione della pittura di Chagall con il teologo gesuita Guido Bertagna [La scala di luce. Letture bibliche nella pittura di Marc Chagall, sabato 20 maggio, ore 18, Centro universitario]).
Bibbia protagonista anche nell’incontro tra i biblisti Andrea Albertin e Carlo Broccardo che presenteranno i viaggi di Paolo, fondamentali per l’apertura del cristianesimo (Fino ai confini della terra [At 1,8]. Il tema del viaggio negli Atti degli Apostoli e nelle lettere di Paolo, domenica 21 maggio, ore 18, Sala della Carità).
L’APPROCCIO SPIRITUALE
Non può mancare il viaggio come metafora di un cammino spirituale: dal pellegrinaggio all’esperienza di fede. Alcune pagine di Charles de Foucauld, saranno presentate attraverso un musical diretto dal maestro Gianmartino Durighello e condiviso con le Discepole del Vangelo (Gridare il Vangelo con la vita, Charles de Foucauld tra il grido di Dio e il grido dell’uomo, sabato 20 maggio, ore 21, chiesa di San Gaetano).
Mentre il viaggio, come esperienza al tempo stesso fisica e spirituale, presenta la terra di Gesù come meta di trekking con Sergio Rotasperti (Da Nazareth a Cafarnao. Trekking biblico in Galilea, con percorsi a Gerusalemme e Betlemme, venerdì 19 maggio, ore 18.30, Libreria La Forma del libro).
I LUOGHI DEL FESTIVAL
Centro universitario padovano, Museo Diocesano, Chiesa di San Gaetano, Libreria San Paolo Gregoriana, Palazzo Bo, Sala Edicole, Piccolo Teatro Don Bosco, Cinema Esperia, Libreria La forma del libro, Sala della Carità, Teatro Istituto vescovile Barbarigo, piazza Duomo, le vie della città.
I NOMI DEL FESTIVAL
Saul Darù, Mussie Zerai, Dante Carraro, Sergio Rotasperti, Andrea Albertin, Alberto Lanzavecchia, Luca Gazzola, Francesco Valagussa, Adone Brandalise, Paolo Ricca, Gianni Cappelletto, Guido Bertagna, Azra Nuhefendić, Chiara Rango, Gianmartino Durighello, Discepole del Vangelo, Adolfo Aharon Locci, Roberto Ravazzolo, Alì Ehsani, Francesca Koban, Carlo Broccardo, Antonella Meneghin, Antonio Panzuto, Alessandro Tognon, Emmanuela Carbé, Francesco Pasquale, Babilonia Teatri, Carichi Sospesi.