Padova, basilica Cattedrale

Festa di san Gregorio Barbarigo

Venerdì 18 giugno 2021

È tornata in presenza in Cattedrale, oggi venerdì 18 giugno 2021, la tradizionale festa del presbiterio padovano, nel giorno in cui la Chiesa celebra san Gregorio Barbarigo, grande vescovo per la Chiesa di Padova che, sostenuto dalla sua fortezza interiore, si è impegnato nel dare forma a una visione di Chiesa disegnata un secolo prima dal concilio di Trento. In ideale continuità ora la Chiesa di Padova è chiamata ancora a mettersi in cammino per rileggere il Concilio Ecumenico Vaticano II. Su questa linea si è mossa la riflessione del vescovo Claudio Cipolla, che ha presieduto in Cattedrale la solenne celebrazione insieme ai preti della Diocesi di Padova.

Un momento atteso dopo tanti mesi di distanziamento e fatica per il Covid e le sue conseguenze. «È stato un anno di verifica, di prova e quindi di fatica» ha ricordato il vescovo Claudio, che non ha mancato di ringraziare i sacerdoti «per la passione pastorale» testimoniata in questo tempo così difficile. Un tempo che ha evidenziato un cambio di epoca e l’aprirsi di ulteriori interrogativi anche sul futuro della Chiesa diocesana, consolidando l’idea di indire un sinodo diocesano. E a questo proposito il vescovo ha chiesto ai presbiteri ai diaconi ai religiosi di «aderire a questo cammino comune per capire quale sia oggi la strada per annunciare il Vangelo, quale visione di Chiesa abbiamo nel nostro cuore, e se esiste un “cuore comunitario”, collettivo, il cuore della Chiesa che è in Padova», perché «i tempi ci invitano a cambiare», ma «la fatica del cammino e della decisione di partire sono condizione per la maturazione».

Ed è proprio una delle costituzioni del Vaticano II, la Lumen Gentium, più precisamente al numero 4, che il vescovo Claudio ha voluto proporre per un itinerario spirituale, ricordando che: lo Spirito guida verso la verità tutta intera; lo Spirito unifica nella comunione e nel servizio; lo Spirito costruisce la Chiesa e la dirige mediante doni gerarchici e carismatici; lo Spirito arricchisce la Chiesa di frutti; lo Spirito fa ringiovanire e rinnova continuamente la Chiesa, conducendola all’unione con il suo Sposo.

Da queste tracce le domande su cui lavorare e riflettere: che passi abbiamo compiuto come Chiesa? Quali ancora ci mancano? Ci siamo lasciati guidare all’incontro con tutta la persona di Gesù e del suo cuore? Come viviamo la comunione nel presbiterio, con i nostri confratelli, e con il vescovo “di passaggio”? E con i cristiani che il Signore ha affidato alla nostra cura?  Quale unità esiste nel nostro servire?

Accanto anche alcuni suggerimenti: non scoraggiarsi; aprirsi al confronto alla collaborazione, alla corresponsabilità, alla condivisione nell’esercizio del ministero, fugando l’isolamento pastorale che è sempre un sintomo preoccupante; continuare a scoprire i frutti dello Spirito…

Tracce che il vescovo Cipolla ha consegnato come indicazioni per la formazione in parrocchia degli operatori pastorali ma anche per la riflessione personale sull’azione dello Spirito nella nostra Chiesa e per il contributo da offrire al sinodo diocesano.

 

Gli anniversari

La celebrazione nella festa di San Gregorio Barbarigo è stata anche l’occasione per ricordate importanti anniversari di ordinazione (65°, 55°, 50°, 25°) e per pregare per i tanti sacerdoti che nell’ultimo anno (molti per le conseguenze del Covid-19), hanno raggiunto la pace eterna.

 

Le comunicazioni

Prima della messa il vescovo Claudio Cipolla ha colto l’occasione di avere il presbiterio padovano riunito per comunicare una decisione relativa al Seminario Minore di Rubano. Dopo mesi di riflessione insieme al Consiglio presbiterale e al rettore del Seminario, a fronte di alcune circostanze – i pochi ragazzi ospiti in uno spazio molto ampio; una situazione economica impegnativa da sostenere; la necessità di ripensare la pastorale vocazionale nel suo insieme spostando l’attenzione dalle strutture alle persone e alla realtà del tempo presente, ma anche ripensando le modalità, le forme del discernimento vocazionale, anche con nuove sperimentazioni – si è giunti alla conclusione di alienare l’edificio del Seminario Minore in favore di un’associazione di volontariato che si occupa di disabilità, di cui si condividono scopi e valori.

Non quindi un’operazione meramente commerciale, ma la possibilità di dare nuova vita a uno spazio che è stato così significativo nella storia degli ultimi vent’anni della Diocesi di Padova, in linea con la sensibilità della Chiesa per le persone fragili e in difficoltà. La trattativa è attualmente in fase di definizione. Seguiranno ulteriori comunicazioni.

L’omelia del vescovo Claudio

 

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