Quest’anno per ciò che tutti stiamo vivendo, è davvero un anno particolare e lo sarà anche e soprattutto per la Pasqua che vivremo. Una Pasqua che nessuno si ricorda così, neppure i più anziani. E tuttavia una Pasqua quanto mai vera, proprio come quella che visse Gesù nella sua carne, e che ha stampato nel cuore dei suoi fratelli e sorelle attraverso il suo corpo e il suo sangue.
La Pasqua va preparata, e soprattutto quest’anno in cui non potremmo celebrarla in chiesa.
Già nel libro dell’Esodo (cap. 12) Dio dà a Mosè delle precise indicazioni su come preparare e vivere la Pasqua, all’interno di ogni famiglia ebrea che si apprestava a lasciare l’Egitto.
E anche Gesù chiede ai suoi discepoli di andare a preparare la Pasqua:
Gesù mandò Pietro e Giovanni dicendo: «Andate a preparare per noi la Pasqua, perché possiamo mangiare». Gli chiesero: «Dove vuoi che la prepariamo?». Ed egli rispose: «Appena entrati in città, vi verrà incontro un uomo che porta una brocca d’acqua. Seguitelo nella casa dove entrerà e direte al padrone di casa: Il Maestro ti dice: Dov’è la stanza in cui posso mangiare la Pasqua con i miei discepoli? Egli vi mostrerà una sala al piano superiore, grande e addobbata; là preparate». Essi andarono e trovarono tutto come aveva loro detto e prepararono la Pasqua. (Lc 22,8-13)
E dunque, prepariamoci alla Pasqua insieme, nel nostro cuore, con la nostra famiglia, dentro alle nostre case.
Il testo che trovate in allegato offre una traccia che può essere riadattata a seconda delle possibilità di ogni singolo o famiglia. Nelle famiglie con la presenza dei bambini è bene valorizzare il loro coinvolgimento.
Buona preparazione alla Pasqua.
Don Giorgio