Voglio diventare cristiano. Cosa posso fare?
La persona che non ha una parrocchia di riferimento (e quindi un parroco o un catechista di fiducia) può rivolgersi al Servizio diocesano per il catecumenato: inviando una mail a catecumenato@diocesipadova.it, oppure contattando Elide Siviero (366-2759090).
Qual è l’iter del diventare cristiano?
Il percorso è modulato su ogni persona e consta di catechesi e di celebrazioni all’interno della propria parrocchia e anche con incontri a livello diocesano. Il cammino è comunque modellato sulla singola persona.
Non ho fatto la cresima ma mi voglio sposare in chiesa. Posso?
Dipende dalla situazione.
- Nel caso di una persona non convivente, dopo adeguata catechesi si amministra la cresima. È bene rivolgersi al proprio parroco per avere notizie, ma se non si avesse ancora un parroco di riferimento ci si può rivolgersi al Servizio diocesano per il catecumenato.
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Se invece la persona è convivente o unita solo civilmente, essa vive in maniera non conforme al vangelo del matrimonio cristiano, pertanto sono possibili due vie:
- A) dopo essersi confessato e aver celebrato il matrimonio cristiano, ricevere la cresima nei giorni immediatamente successivi;
- B) celebrare la confessione sacramentale, impegnandosi a vivere “come fratello e sorella” fino al giorno delle nozze, quindi ricevere la cresima e successivamente celebrare il matrimonio.
Non sono cristiano/a, la mia fidanzata/o sì. Possiamo sposarci in chiesa?
La Chiesa permette il matrimonio religioso, detto “matrimonio di mista religione”.
Con questo rito, al non battezzato non è richiesto di diventare cristiano né di professare la fede cattolica, ma di rispettare i tre cardini su cui poggia il matrimonio cristiano e cioè: la libertà nella scelta, l’indissolubilità (il matrimonio celebrato è unico, esclusivo, per cui non è consentita la poligamia; è perpetuo, per cui non ci può essere il divorzio), l’apertura ai figli.
Questo permette al battezzato di poter vivere la sua unione d’amore dentro la grazia di Dio: il non cristiano accetta infatti questo vincolo religioso per rispetto della fede del partner e si impegnerà a garantire l’educazione cattolica della prole.