I festeggiamenti per i compleanni, nelle nostre famiglie, durano solitamente un paio d’ore e poi via di nuovo a testa bassa per migliorare quanto la vita ci ha offerto in dote.
Diocesipadova.it è nato il 24 gennaio 2009, sulle ceneri di un progetto chiamato didiocesi.it, un sito già pronto e popolato con tutti i dati (frutto della expertise di un docente universitario e del lavoro di un’azienda privata), preesistente al mio arrivo al Servizio informatico, che non venne mai pubblicato.
Quel giorno venne presentata anche la nuova veste grafica del sito de La Difesa del popolo che usciva dalle celebrazioni del centenario. Poco dopo partì Diweb 2.0, un progetto nato per avere un luogo di scambio informale per parrocchie e giovani, oltre la rigida impostazione del web istituzionale e ricuperare un progetto di comunicazione ormai a fine corsa.
Soddisfatti del risultato odierno? Noi non molto, sinceramente potremmo fare di più, ma andrebbe anche tenuto conto che oggi ci lavora una sola persona a tempo parziale cinque giorni la settimana, Paola Zapolla, che ringrazio di cuore per la sua opera di redazione messa a servizio del web diocesano.
Che impatto ha questo sito? La ricerca Sonar ci dice che tra tutti gli strumenti il sito Internet della diocesi ha il punteggio medio di utilità più alto, le nostre metriche (solo sito diocesi senza uffici) dicono che totalizziamo oltre un milione di pagine viste all’anno con una media di 1300 visitatori unici al giorno.
Le metriche pubbliche, quelle più impietose che tutti possono consultare e con le quali dobbiamo confrontarci, ci suggeriscono che dobbiamo ancora molto migliorare.
Rilevano il posizionamento della comunicazione diocesana (il sito diocesano è al 29863simo posto nella classifica dei siti nazionali) e ci dicono che registriamo un terzo in più di traffico del traffico mensile di diocesi simili alla nostra, come Brescia, ma che Milano totalizza tre volte il volume dei nostri accessi.
Per il futuro stiamo collaborando con le altre diocesi del Triveneto per potenziare i servizi alle parrocchie.
La diocesi di Trento, che ha commissionato all’agenzia SWG una ricerca simile a Sonar, ha compreso dai risultati che le persone conoscono e stimano i marchi della comunicazione diocesana ma non consumano, non comprano il giornale e non ascoltano la radio. In base anche a questi stimoli, a quanto è emerso da Sonar, si sta lavorando –ad esempio- su qualche strumento utile a comporre i bollettini parrocchiali.
Come coordinatore della Commissione triveneta per le comunicazioni sociali sto facendo il possibile perchè si possano offrire a breve nuove opportunità di interazione tra siti diocesani e siti parrocchiali per una comunicazione che diventi partecipazione, co-significazione, scambio reciproco tra centro e periferia nell’era dei social network che hanno sovvertito lo stile di comunicazione piramidale one-to-many.
Nove anni. Siamo ancora in quarta elementare, lo diciamo senza falsa modestia, ma non possiamo che ringraziare per la crescita avvenuta fino ad oggi.
Marco Sanavio
direttore 2022.diocesipadova.it