«La vicenda che sta interessando il “Messaggero” mi rammarica e mi interroga.
La nostra Diocesi, pur estranea ai fatti, si sente coinvolta e segue con attenzione la situazione. Siamo consapevoli che l’editoria cattolica – che rappresenta un importante veicolo di trasmissione di valori e cultura – versa, non da oggi, in grandi difficoltà, e guardiamo con dispiacere e preoccupazione a tutti gli effetti negativi, in particolare sulle persone, che questa crisi comporta.
Pertanto esprimo la mia vicinanza ai giornalisti delle redazioni delle riviste Messaggero di sant’Antonio e Messaggero dei ragazzi, travolti dall’annuncio dell’imminente licenziamento.
Sono a conoscenza della fedeltà profusa nel loro lavoro, comprendo il loro sconcerto per la notizia che giunge inaspettata e che pare, inoltre, non lasciare margini di trattativa. Mi faccio vicino alle loro famiglie. Auspico che si trovi presto una soluzione per ciascuno degli interessati perché non vadano disperse la dignità dei lavoratori e la loro professionalità. Pur conscio di non avere grandi possibilità concrete, sono disponibile a favorire ogni atto che possa andare in questa direzione.
Anche in questa vicenda, possano i nostri occhi scorgere le esigenze del presente e le sue insite risorse, abbiano le nostre braccia la forza di accogliere ogni dolore e ridare vigore, riescano i nostri cuori a osare scelte solidali e coraggiose».