cs 38_LA MADONNA IN TRONO DELLA CHIESA DI SAN TOMASO BECKET A CONEGLIANO PER LA MOSTRA SUI VIVARINI

Una regina a palazzo. Questo era il titolo della mostra (30 ottobre 2014 - 6 gennaio 2015) dedicata alla Madonna in trono di Antonio Vivarini e Giovanni d’Alemagna organizzata da Museo diocesano di Padova e Ufficio diocesano dei Beni Culturali al termine di un delicato restauro, curato da Maria Chiara Ceriotti, che ha interessato questa splendida tavola, appartenente alla parrocchia di San Tomaso Becket di Padova.
 
Un restauro reso possibile, per grandissima parte, dal progetto/campagna Mi sta a cuore che ha incentivato una raccolta fondi volontaria “pro restauro”, mirando soprattutto a sensibilizzare il territorio e gli appassionati a sentirsi partecipi al recupero di un’opera così significativa che è patrimonio dell’intera comunità civile oltreché cristiana.
 
Ora la Madonna in trono, corredata da un apposito climabox, che la tutela dagli sbalzi di umidità e temperatura, prestata dalla parrocchia di San Tomaso Becket, sarà tra le opere protagoniste della mostra I Vivarini. Lo splendore della pittura tra Gotico e Rinascimento che si apre a Palazzo Sarcinelli di Conegliano (TV) proprio in questi giorni (20 febbraio – 5 giugno 2016) e rappresenta la prima esposizione dedicata “ai Vivarini”.
 
Un’occasione in più per ammirare tra le molte opere esposte, la splendida Madonna in trono, e anche per valorizzare il significato di un impegno che ha visto protagoniste di un importante recupero molte persone che hanno accolto l’invito del Museo diocesano di Padova e dell’Ufficio Beni culturali di rendersi partecipi della salvaguardia e del recupero di beni artistici che appartengono alla storia e al territorio diocesano.
 
L’intervento di recupero, oltre al risanamento di alcune parti, ha permesso di restituire lo sfondo floreale originario, e recuperare l’incisione in caratteri gotici che compare sul cuscino ai piedi della Vergine – Ave Regina Coeli – e di attribuire la tavola non solo alla mano di Antonio Vivarini, ma anche a Giovanni d’Alemagna, cognato di Antonio Vivarini. Per quasi un decennio, dal 1441 al 1450, i due, infatti, lavorarono insieme in numerosi capolavori della pittura veneziana del Quattrocento.
 
Info sulla mostra di Conegliano: http://www.mostravivarini.it/it/

cs 38/2016
Padova, 19 febbraio 2016

””

condividi su