Comunicare con gli adolescenti: gli EAS in pastorale

Un metodo per trasformare i link di internet in materiali culturali

Sono aperte a partire da lunedì 17 ottobre le iscrizioni alla serata di presentazione degli  EAS (Episodi di Apprendimento Situato) usati per la catechesi dei ragazzi e la pastorale giovanile, organizzata dall’Ufficio di pastorale della comunicazione in collaborazione con l’Ufficio per la scuola e l’educazione della diocesi di Padova.
I docenti di IRC possono iscriversi attraverso l’apposito modulo presente nel sito dell’Ufficio scuola, per gli altri sarà sufficiente inviare un’email a infoucs@diocesipadova.it avvisando della presenza e del numero di persone (con cognome e nome).
Destinatari:
  • animatori parrocchiali
  • capi scout
  • catechisti
  • docenti IRC

Si tratta di un metodo innovativo per produrre materiali culturali digitali a partire dalle competenze di un ragazzo.

Ne parlerà

don Marco Rondonotti della diocesi di Novara

2 novembre 2016 – 20,45

 Piccolo Teatro Don Bosco (Paltana)

Che cos’è un EAS?
Gli EAS consistono in micro porzioni di attività didattica basate su tre momenti: anticipatorio, operatorio e ristrutturativo. L’educatore progetta in termini modulari, ridefinendo in tempo reale l’azione formativa. Con l’EAS torna al centro del processo di apprendimento il discente, e l’educatore – specie nei due primi momenti – assume ruoli con diverse sfumature che vanno dal tutor, al facilitatore, al “regista” dello scenario educativo, fino a riappropriarsi del proprio ruolo specifico nel momento ristrutturativo, per guidare i processi di metariflessione e fissare le conoscenze attraverso il reflecting learning.
Dalla lezione frontale quindi, a dinamiche formative ispirate alla fipped lesson, in cui nei ragazzi si attivano diverse modalità di apprendimento che vanno dal problem solving, all’apprendimento per scoperta, prova ed errore, modellamento, ecc…
Il ragazzo, nelle prime due fasi dell’EAS è chiamato a misurarsi con “materiali culturali” che deve comprendere, “smontare e rimontare” per costruire artefatti significativi che diventano nuovi materiali culturali. Le azioni caratterizzanti la didattica sono: fare esperienza – concettualizzare – analizzare – applicare – discutere – pubblicare.
Una formazione dunque che richiede al ragazzo di coniugare conoscenze ed abilità al fine di maturare progressivamente competenze, in un’ambiente di apprendimento dove l’agire in autonomia, la collaborazione, il confronto e l’assunzione di responsabilità diventano concreta palestra per lo sviluppo delle competenze chiave in ordine alla cittadinanza, prime fra tutte l’imparare ad imparare ed il pensiero critico.
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