Si parla di “famiglia” e di “altri meravigliosi disastri”, sabato 27 ottobre, nell’incontro di presentazione del libro “Ci vediamo a casa” di Gigi de Palo e Anna Chiara Gambini. L’appuntamento – aperto al pubblico e organizzato da Ufficio diocesano di Pastorale della Famiglia, Ol3 Néindignatinérassegnati, Acli Padova e Edizioni San Paolo – è alle ore 10 in salone Lazzati di Casa Pio X a Padova (via Vescovado 29).
A presentare il libro, in dialogo con il pubblico, ci saranno gli stessi autori Gigi De Palo e Anna Chiara Gambini, nella vita sposi e genitori di cinque figli, con una vita di impegno ecclesiale, civile e sociale. De Palo, tra gli altri impegni, dal 2015 è presidente del Forum delle Associazioni Familiari.
Un libro che fin dal titolo – “Ci vediamo a casa. La famiglia e altri meravigliosi disastri” – si presenta brillante nell’impatto ed efficace nella condivisione di storie ordinarie della quotidianità familiare.
«Mi sono ritrovata più di una volta a ridere da sola mentre leggevo le descrizioni così condivisibili e accomunanti della quotidianità della famiglia De Palo – Gambini – commenta Roberta Gallato Arcolin, che insieme al marito Paolo è parte dell’équipe dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Famiglia di Padova – Un “cortometraggio” divertente che non risparmia scene evocative, confessioni sui timori delle famiglie di oggi e riflessioni arricchite dalle due interpretazioni – di lei e di lui – che si alternano e che nel loro insieme sanno illuminare le diverse sfaccettature di uno stesso accadimento: una ricchezza che sempre più la vita insegna a riconciliare e a valorizzare».
Un racconto a quattro mani di un’esperienza di vita «con le difficoltà che si vivono appena ci si rende conto che amare è molto di più che essere innamorati, che amare fa andare oltre le proprie e altrui piccole e grandi fragilità, richiede complicità e ha bisogno del rispetto dello spazio dell’altro/a. Così si sceglie e si cerca di tenere vicini, di condurre questi due binari dalle origini, caratteristiche ritmi e velocità così differenti. Perché si percepisce che è proprio quello il viaggio che si desidera intraprendere».
Nel volume si intrecciano «tante quotidianità dipinte con varie tonalità: dalla più tenera e beata intimità coniugale, alle feroci parole pronunciate nella lite più violenta, come se non ci fosse un domani; dalla divertente scena dell’acquisto de “l’aggeggio per il test di gravidanza”, ai vivaci meeting di famiglia sul lettone; dalla consapevolezza dell’unicità di ogni figlio, alla sorpresa per il dono di un figlio “sorprendentemente diverso”; dalla gratitudine verso Dio per quanto ricevuto, al senso di responsabilità sociale e politica verso il mondo. Tutto questo è famiglia e ogni famiglia “ha il suo odore”, ogni famiglia è un mondo “che va tutelato, rispettato, compreso, lasciato crescere spontaneamente ma mai abbandonato” e la condivisione tra famiglie è prezioso aiuto per chi si trova solo».
«Come dicono gli autori – prosegue Roberta – non c’è nulla di scontato nella famiglia. Anche se vi sono gesti che si ripetono ogni giorno, nessuna carezza o chiacchierata serale, nessuna notte in bianco e nessuna preoccupazione è scontata. Il massimo che si può fare è mettersi in gioco sempre, totalmente».