Anche per la quaresima di fraternità 2017, ufficio diocesano per la catechesi e Centro missionario diocesano lanciano la proposta dei centri di ascolto per ragazzi.
Un itinerario di preghiera e riflessione che accompagna i più piccoli nel cammino verso la Pasqua, e li aiuta a prendere coscienza e far esperienza, grazie anche a proposte da vivere in famiglia e nella liturgia, che non si può diventare cristiani, se non per mezzo dell’incontro di una comunità che testimoni con la vita la fede in Cristo.
«Un autentico e reale cammino di Iniziazione cristiana si fonda su tre elementi essenziali: l’annuncio/catechesi, la liturgia e la carità – spiegano don Giorgio Bezze e don Gaetano Borgo, rispettivamente direttore dell’ufficio per la catechesi e l’evangelizzazione e del centro missionario diocesano – È il sapiente intreccio di questi tre componenti che permette di vivere quell’apprendistato di vita cristiana, come viene definito dai vescovi, che è il tempo dell’iniziazione. Su questo impegno le nostre comunità parrocchiali sono da anni impegnate a riscoprire questo stretto legame perché i bambini e i ragazzi che vengono iniziati alla fede, possano sperimentare realmente la vita cristiana vissuta dentro alla comunità. L’Iniziazione cristiana, passa soprattutto attraverso la vita della famiglia e della comunità: in definitiva gli adulti, con il loro stile di vita permettono alle nuove generazioni di incontrare il Signore, di farne esperienza concreta, di credere e affidarsi a Lui. Così anche nel tempo della Quaresima la comunità intera si impegna a riscoprire i tempi e i luoghi in cui maggiormente si evidenzia il suo compito generativo. La valorizzazione della Parola di Dio e dei gesti di Carità diventano segni forti che iniziano alla fede e che introducono, con l’esempio concreto, i bambini e i ragazzi nella vita della Chiesa. La parola di Dio, narrata attraverso il racconto dei vangeli domenicali, avrà la forza di generare la relazione personale con Cristo; di far sentire che quella Parola interpella personalmente la vita di ciascuno, prima degli adulti e poi dei ragazzi, suscitando domande fondamentali per seguire Gesù. La Carità, valorizzata all’interno della colletta per i poveri durante l’Eucaristia domenicale, esprimerà la presa di coscienza che la forza di trasmissione della fede sta nell’esempio di una comunità, che dopo aver sperimentato l’amore di Cristo, non può che donarlo con gesti concreti a chi è più povero.
Il sussidio (qui in pdf) fa riferimento alla pubblicazione del 2014, con i testi del vangelo dell’anno A.