Sabato 4 febbraio all'Oic della Mandria (auditorium Civitas Vitae) si sono ritrovati con il vescovo Antonio Mattiazzo i membri del Consiglio pastorale diocesano, del Consiglio presbiterale, i Vicari foranei, la presidenza delle Aggregazioni laicali e l'Ufficio di coordinamento per l'Incontro congiunto degli organismi di comunione. Due i temi sul tavolo: il nuovo impianto di Iniziazione cristiana per i fanciulli e i ragazzi e il lavoro in preparazione al secondo convegno ecclesiale di Aquileia, del prossimo aprile.

Il progetto Anicom “animatori della comunicazione” dell’Ufficio comunicazioni sociali della diocesi di Padova in collaborazione con la Pastorale giovanile diocesana   propone   WAKE UP! Laboratori Animazione Comunicazione Formazione per educatori di adolescenti (animatori, capi scout, allenatori…)   I laboratori avranno luogo nel pomeriggio di domenica 26 febbraio presso il centro parrocchiale di Ponte di Brenta Piazzale Silvio Barbato, 1 – 35129 Ponte Di Brenta … Continua a leggere »

Verso Aquileia 2, il secondo convegno ecclesiale del Triveneto, della prossima primavera (13-15 aprile 2012), alcuni eventi di approfondimento accompagnano la preparazione dei lavori e coinvolgono il territorio e i diversi ambienti culturali.

Il cammino che conduce le Chiese del Triveneto verso Aquileia 2 si apre a nuovi percorsi. La riflessione, condotta con metodo narrativo, sulle esperienze vissute dalle comunità cristiane nel ventennio è chiamata ad arricchire le proprie intuizioni attraverso un confronto con le acquisizioni derivanti dallo studio scientifico delle trasformazioni che hanno interessato il Nordest. A questo scopo la presidenza del Comitato di preparazione organizza due seminari di studio.

Da mercoledì 18 gennaio a mercoledì 25 gennaio la Chiesa celebra e vive la Settimana di preghiera per l’unità dei cristiani. Filo conduttore di quest’anno, la frase Tutti saremo trasformati dalla vittoria di Gesù Cristo, nostro Signore (cfr. 1Cor 15,51-58), tratto dalla Prima Lettera ai Corinzi.

Sabato 7 gennaio, alle ore 16, nella chiesa dell’Opera della Provvidenza a Sarmeola (Rubano – Pd), il vescovo, mons. Antonio Mattiazzo presiede il rito di ordinazione di cinque diaconi permanenti. Sale così a 44 il numero di diaconi permanenti in Diocesi di Padova.

Sul tema “Chiesa e ICI” molto si è detto e polemizzato, negli anni e ancor più ultimamente. E molti sembrano aver parlato senza essersi adeguatamente informati. Al di là di posizioni e “battaglie” ideologiche che rischiano solo di creare ulteriori fraintendimenti ed episodi spiacevoli come la scritta apparsa proprio ieri mattina sulla parete dell’edificio che ospita la Curia di Padova, la Chiesa di Padova conferma quanto già affermato in passato: ossia che paga le imposte sugli immobili così come prevede la legge. Per quanto riguarda l’esenzione i riferimenti normativi sono due: la legge del 1992 e il regolamento comunale, per Padova approvato nel 1998 e successivamente modificato con deliberazioni consiliari l’ultima delle quali risalente all’anno 2008.

Al termine della visita pastorale del vescovo, mons. Antonio Mattiazzo, che si è tenuta dal 14 ottobre al 26 novembre con i vicariati cittadini, l’amministrazione comunale di Padova ha invitato il vescovo ad un incontro con le istituzioni. La serata è iniziata con il saluto di benvenuto da parte della presidente del Consiglio comunale Daniela Ruffini, seguita dall'intervento del Prefetto Ennio Mario Sodano. Quindi ci sono state cinque testimonianze da parte di rappresentanti dei vicariati su altrettanti ambiti: famiglia, giovani, volontariato e Caritas, lavoro e fondo sociale di solidarietà, immigrati. Al termine la parola è andata al sindaco Flavio Zanonato e quindi al vescovom di cui riportiamo di seguito il discorso fatto all'incontro a cui erano presenti il Consiglio comunale, la Giunta municipale, i Consigli di Quartiere, i rappresentanti della Provincia, le massime autorità cittadine e i coordinamenti vicariali della città.

“Alzatevi e guardate in alto” è l’invito che il vescovo Antonio, riferendosi all’evangelista Luca (21,28), rilancia ai fedeli della Chiesa padovana con il messaggio per l’Avvento 2011, tempo forte che inizia domenica 27 novembre con l’avvio del nuovo anno liturgico; tempo che ha una duplice caratteristica di «preparazione al Santo Natale, celebrando, quindi, e accogliendo la Sua venuta nel mondo; contemporaneamente è il tempo in cui viviamo nell’attesa della venuta gloriosa di Cristo».

“Affezionati a voi, avremmo desiderato trasmettervi non solo il Vangelo di Dio ma la nostra stessa vita” (1Ts 2,8) su questo versetto della Prima Lettera ai Tessalonicesi di san Paolo svoltasi sabato 19 novembre, in Cattedrale a Padova, momento di particolare importanza per evidenziare e sperimentare la dimensione diocesana. La ricca e complessa Chiesa di Padova, con le sue parrocchie e unità pastorali, si sta interrogando sulla sua “missione” di iniziare i fanciulli e ragazzi alla vita cristiana. Ispirati dalle parole confidenziali di Paolo ai Tessalonicesi si sta riscoprendo il senso di essere comunità cristiana oggi. In questa espressione è tratteggiato uno stile di Chiesa che si vorrebbe sempre più incarnare e manifestare.

In occasione dell'inaugurazione dell'anno formativo 2011-2012 della Scuola di Formazione all'impegno sociale e politico della Diocesi di Padova, svoltasi sabato 5 novembre, il prof. Mauro Magatti, docente e preside della Facoltà di Sociologia dell’Università Cattolica di Milano, e il prof. Simone Morandini, della Fondazione Lanza, si sono confrontanti sul tema “Significato e rilevanza etica della società civile”. A conclusione del convegno il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, ha proposto un'ampia riflessione sull'etica civile di cui di seguito si riporta il testo.

C’è un filo conduttore tra il Dossier statistico immigrazione 2011 che ha come slogan Oltre la crisi, insieme e Poveri di diritti – Rapporto 2011 su povertà ed esclusione sociale in Italia, e si chiama CRISI. Una parola che negli ultimi anni è entrata pesantemente a far parte non solo del lessico quotidiano ma anche della vita stessa degli italiani e delle nostre comunità. Una crisi economica e finanziaria che ha avuto e continua ad avere ripercussioni a 360 gradi, tanto da divenire anche crisi sociale e crisi di valori. Una crisi multiforme che ha determinato un impoverimento, che riguarda sia italiani che immigrati, anch’esso declinabile: la società è più povera di soldi, di lavoro, di servizi sociali, di diritti… Di questo si parlerà venerdì 25 novembre durante una giornata di analisi, riflessione e studio rivolta a pubblici differenti ma complementari.

Sono otto i giovani del seminario Maggiore che domani, sabato 29 ottobre, alle ore 16.30, saranno ordinati diaconi dal vescovo Antonio Mattiazzo e sono: Claudio Campesato di Grisignano di Zocco; Vito Antonio Di Rienzo di Bertipaglia; Mattia Francescon di Casalserugo; Luca Milani di Pontelongo; Giuliano Piovan di Casalserugo; Daniele Vignotto di Arino di Dolo; Erick Xausa di Salcedo e Paolo Zaramella di Sacro Cuore in Padova.

Il vescovo di Padova, mons. Antonio Mattiazzo, dopo aver concluso lo scorso anno la visita pastorale all’intero territorio della Diocesi di Padova, che lo ha tenuto impegnato per 16 anni [1994 – 2010], ora inizia, proprio dalla città di Padova, una nuova visita pastorale con delle caratteristiche particolari in sintonia con il cammino che la Diocesi sta attuando in questi ultimi anni. La visita comincerà con l’incontro dei sei vicariati della città (Cattedrale, Arcella, Bassanello, San Giuseppe, San Prosdocimo, Torre) e prenderà il via venerdì 14 ottobre (ma la concelebrazione di apertura sarà sabato 15 alle ore 19 al Carmine) per concludersi sabato 26 novembre.

Dei 243 profughi provenienti dalla Libia (ma tutti originari di altri paesi africani) attualmente destinati alla Provincia di Padova, 38 sono stati accolti da realtà parrocchiali grazie all’accordo siglato lo scorso giugno tra Caritas diocesana di Padova e Confcooperative Federsolidarietà Padova. Una forma di accoglienza diffusa che cerca di favorire un'integrazione di queste persone nelle comunità con appositi percorsi di accompagnamento e di vicinanza. Ma da Caritas Padova sollecita a segnalare nuove possibilità di accoglienza.