Nel nome di Giuseppina Bakhita ci impegniamo contro la tratta degli esseri umani e la tutela delle vittime di tratta.
Nata nel Sudan e dopo aver lavorato come domestica dal console italiano, arrivò in Italia nel 1884, continuando il suo percorso di liberazione fino a diventare suora canossiana, “suor moretta” come la chiamavano a Schio (VI) dove si venerano le sue spoglie.
Proclamata santa il 1° ottobre 2000 da Giovanni Paolo II è stata indicata come protettrice delle vittime delle moderne schiavitù da Papa Francesco. Durante una recente intervista, Papa Francesco si è soffermato sulla tratta delle persone con queste parole: «Questa è una ferita profonda inferta dalla ricerca vergognosa di interessi economici senza alcun rispetto per l’ essere umano. Tante ragazze, le vediamo sulle strade, che non sono libere, sono schiave dei “trattanti”, che le mandano a lavorare e se non portano i soldi le picchiano. Oggi succede questo, nelle nostre città. Pensiamoci sul serio».