Quest’anno stiamo vivendo in modo particolarmente intenso una delle caratteristiche dell’Avvento: l’attesa. Avevamo iniziato già prima, alla fine dell’estate: l’attesa di poter celebrare i Sacramenti dell’iniziazione che avevamo sospeso nel tempo di Pasqua. Poi l’attesa di capire se e come continuare con i gruppi di catechesi, seguendo con incertezza e trepidazione ogni nuovo DPCM. Quindi l’attesa che sistemassero il nostro sito: non solo noi, ma tutte le Diocesi di Italia sono state bloccate per due settimane abbondanti, proprio quando c’era da pubblicare il materiale per l’Avvento!
Sono stati tutti imprevisti: nei nostri progetti così ben articolati (com’è giusto che sia) non si pensava a nulla di quanto sta accadendo in questi giorni.
Accogliamo la realtà come un’occasione: ci stiamo allenando ad attendere il Signore; anche quella volta, a Betlemme, nessuno si aspettava che il Figlio di Dio si facesse uomo e tanto meno in quel modo così piccolo e umile.
Chiediamo il dono di essere vigili e pronti, seguendo l’invito dei Vangeli di queste prime domeniche di Avvento. Così da accorgerci di Dio che ci viene incontro in ogni persona.
Perché accontentarci di chiedere a Dio di seguire i nostri tempi? Lasciamoci sorprendere dal suo progetto d’amore, che è ben più grande.
don Carlo Broccardo