Auguri e riflessione di Natale del vescovo Claudio

Natale è nascita del Bambino Gesù.
Quando parliamo di “bambino”, parliamo di una vita nuova che prende inizio. Anche quella di Gesù è vita che ha una storia, una storia di amore: quella di Dio. Questo bimbo è voluto da Dio per amore; è frutto di amore; è amore di Dio per la nostra storia di uomini e donne, per la gioia della nostra vita, perché è venuto per servire la nostra gioia. Gesù è venuto per noi!
 
La migliore descrizione del Natale è contenuta nella lettera di San Paolo ai cristiani di Filippi (cap. 2): «Abbiate in voi gli stessi sentimenti di Cristo Gesù. Egli pur essendo nella condizione di Dio non ritenne un privilegio l’essere come Dio, ma svuotò se stesso assumendo una condizione di servo, divenendo simile agli uomini. Dall’aspetto riconosciuto come uomo umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce, per questo Dio lo esaltò».
Il Natale, secondo questo bellissimo inno, ci parla dello stile dell’amore di Dio. È stile di abbassamento, di umiltà, di servizio, non di potenza o di orgoglio. Il Natale è perciò l’esperienza quotidiana di chi ama, donando se stesso, abbassandosi.
 
I sentimenti di Gesù, il suo sentire, il suo sguardo – rivolti agli uomini di tutti i tempi, ma soprattutto a quelli che lui ha incontrato – sono oggi ripetuti anche nelle nostre case: quando mamma, papà, nonni – per amore – servono, vivono silenzi, accettano sfide.
Sono vissuti nelle nostre comunità cristiane: quando si perdona, quando si ricomincia, quando si restituisce fiducia.
Sono vissuti anche nelle nostre città: quando si osano incontri, progetti, sguardi alti per la convivenza comune.
 
Quest’anno il Natale è anche evento per conoscere la misericordia di Dio, che è uno dei tratti del mistero dell’incarnazione di Dio e si manifesta in Gesù.
Gesù ne ha parlato – ricordiamo le parabole del padre misericordioso, della pecorella smarrita che esprimono l’attenzione di Dio nei confronti di quanti si sono persi – e l’ha vissuta andando presso gli ultimi, i peccatori, le prostitute, i pubblicani…
 
Misericordia è amore di Dio offerto a ogni cristiano innanzitutto: anche i cristiani, anche le nostre comunità, la nostra Chiesa vivono della misericordia di Dio. Ma questa esperienza ci manda “oltre” la nostra Chiesa, “oltre” la nostra esperienza comunitaria, ci porta a donare misericordia, ad annunciare a tutti la misericordia di Dio. Noi ci proponiamo ricchi di Dio e del suo vangelo, non di noi stessi. Per questo dobbiamo uscire e farci carico di chi soffre, di chi è disperato, di chi è sconfitto. Riceviamo misericordia per dare misericordia. Cresciamo nell’esperienza della misericordia di Dio nella misura in cui sappiamo offrirla, sappiamo parlarne, sappiamo viverla.
La misericordia ha nomi che ci parlano di Dio ma che sono e restano anche sogni per il nostro tempo e per il nostro vivere: misericordia è verità; misericordia è giustizia; misericordia è pace.
 
Auguro a tutti di camminare sulla strada di Gesù. La celebrazione della sua nascita sia per ciascuno disponibilità a mettersi in movimento, per migliorarsi, per diventare sempre più capaci di misericordia, di giustizia, di verità e di pace!
Questo è il Natale del Signore. Buon Natale!
 
+ Claudio, vescovo
Padova, Natale 2015 
 
 
 
 
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