Abbiamo scelto il tema La comunità cristiana, tessuto che genera alla fede: quali responsabilità? perché sempre più ci si convince che rinnovando il cammino di Iniziazione cristiana si va a toccare inevitabilmente la fisionomia dell’intera comunità.
La proposta dell’Iniziazione, ispirata al modello del catecumenato, sta evidenziando infatti, le potenzialità, ma anche i limiti di ogni comunità cristiana e ci aiuta a riconoscere ciò che non è abbandonabile per salvare l’essenziale e ad abbandonare ciò che non è essenziale per salvaguardare il tutto. Ci si sta accorgendo che quanto più una comunità è capace di ascoltare e comunicare la Parola di Dio, di curare la preghiera e la celebrazione, di vivere legami fraterni ed essere capace di condivisione con i poveri, tanto più sarà in grado di iniziare alla fede le nuove generazioni e gli adulti che desiderano riavvicinarsi alla fede e alla Chiesa.
Il rinnovamento dell’IC dunque, non è primariamente una sfida catechistica, ma ecclesiologica. Nessun modello di rinnovamento è in grado da solo di rinnovare l’Iniziazione cristiana. Rischia infatti di essere il vino nuovo in otri vecchi. L’otre vecchio è la comunità, o meglio la “non comunità ecclesiale”, la mancanza di un grembo comunitario generativo.
Per questi motivi, abbiamo chiamato a condividere il loro punto di vista, quattro direttori dei rispettivi uffici di pastorale:
don Luca Facco (Caritas) – don Gianandrea Di Donna (Liturgia) – don Silvano Trincanato (Famiglia) – don Paolo Zaramella (Giovani)
A loro rivolgeremo alcune domande per capire quale responsabilità sentono nei riguardi della comunità affinché sia generativa alla fede.
Ti invitiamo ad essere presente insieme anche agli altri operatori pastorali della tua comunità!
A questo link il video dell’Assemblea