Quando fu eletto vescovo di Padova, duecento anni fa, nominato dall’imperatore d’Austria Francesco I come successore del vescovo “giacobino” Francesco Scipione Dondi dall’Orologio, il papa non ne voleva sapere: Modesto Farina, funzionario della Repubblica cisalpina e poi consigliere del culto del Regno Lombardo-Veneto, era troppo compromesso con il potere temporale per essere gradito alla Santa Sede.
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