Sono stati consegnati oggi i primi 10 dei 15 computer previsti per la scuola media Verdi di Polverara donati grazie all’intervento della Fondazione Achille Grandi e di Banca Etica.
“La dotazione informatica della scuola e’ stata sottratta completamente a causa di un furto di ignoti nelle scorse settimane” così Alberto Lanzavecchia, professore di economia presso l’Universita’ di Padova e consigliere di amministrazione della fondazione Achille Grandi della diocesi di Padova, viene informato dalla professoressa Debora Tiepolati mentre sta per incominciare il secondo laboratorio del progetto “Sono, lavoro, creo”, percorso di educazione al lavoro e all’imprenditorialità promosso da Fondazione Grandi- Centro Toniolo e finanziato da Fondazione Cariparo all’interno del bando “Attivamente”.
Lo sdegno per l’orribile gesto non lascia il posto alla rabbia ma stimola Alberto Lanzavecchia a trovare subito una soluzione per dotare di nuovi computer la sala informatica della scuola Verdi di Polverara. La coincidenza di trovarsi lo stesso pomeriggio in Banca Etica e di condividere il pensiero con Marco Piccolo responsabile servizio strategie di BPE e immediatamente la bella notizia ” Noi abbiamo 15 computer dismessi che possiamo rendere disponibili immediatamente!”.
La bella notizia si propaga subito tra i collaboratori della Fondazione A. Grandi che decide di organizzare la parte logistica e contribuire alla donazione; immediatamente viene contatta la scuola e vengono allertati gli esperti informatici per organizzare l’installazione. Tutti sono entusiasti!
Questa mattina Alberto Lanzavecchia, in collaborazione con un collega dell’ Universita’ di Padova, nonché socio di Banca Etica, ha effettuato il trasporto dei computer e festeggiato con i professori e gli alunni della scuola Verdi il ripristino dei computer nell’aula informatica. Presto si potrà nuovamente iniziare a lavorare con mouse e Pc!
Questo piccolo gesto di solidarietà ha però un grande valore intrinseco perché ha ripristinato fiducia e speranza tra quanti hanno subito questo gesto vigliacco.
” Sono contento di essere stato testimone di questa iniziativa” ci racconta il prof. Lanzavecchia, ” perché tra i contenuti del progetto “Sono, lavoro, creo” abbiamo anche parlato di valori sociali quali rispetto, solidarietà, uguaglianza e libertà e farne esperienza concreta è per questi ragazzi molto significativo. I processi educativi richiedono coerenza e il buon esempio e la collaborazione sono il miglior strumento per donare ai nostri ragazzi fiducia in se’ stessi e nel futuro. Grazie a Banca Etica per averci teso la mano!”.
fonte: Ilaria Urbinati, Fondazione Grandi