cs 109_IL VESCOVO CLAUDIO HA INCONTRATO I DIRIGENTI DI OLTRE CENTO REALTÀ SCOLASTICHE DEL TERRITORIO

Hanno risposto praticamente tutti i dirigenti delle oltre cento realtà scolastiche (istituti comprensivi, direzioni didattiche, scuole secondarie di secondo grado, centri di formazione professionale e scuole paritarie presenti sul territorio della Diocesi di Padova, dislocate nelle province di Padova, Venezia, Vicenza, Treviso e Belluno), all’incontro svoltosi stamane– sabato 23 aprile – in sala Barbarigo di palazzo Vescovile a Padova, con il vescovo Claudio.
 
Prima dell’incontro c’è stato, per chi lo desiderava – e hanno risposto moltissimi – un momento iniziale “giubilare”, guidato dal diretto dell’Ufficio diocesano di Pastorale della Scuola, don Lorenzo Celi, prima in Battistero con il rinnovo delle promesse battesimali, quindi in Cattedrale con il passaggio della Porta della misericordia e un momento di preghiera.
Quindi è seguito il momento di dialogo, conoscenza e confronto con i dirigenti e il vescovo Claudio, in sala San Gregorio. A tema, in particolare, la relazione educativa e l’esigenza sempre più evidente di pensare la scuola in termini di comunità educante.
 
Prima del vescovo ha preso la parola il direttore dell’ufficio scolastico provinciale, Andrea Bergamo, che ha poi condotto la mattinata. Bergamo ha sottolineato che docenti e dirigenti scolastici, quotidianamente alle prese con difficoltà, impegni burocratici pressanti e a volte anche “solitudini”, «hanno bisogno di fare tessuto sociale». A seguire sei dirigenti, portavoce di alcuni gruppi di lavoro, hanno portato la riflessione in merito a: i cambiamenti in corso della relazione educativa; la relazione scuola-famiglia; la figura del dirigente scolastico come responsabile di una comunità scolastica; la costruzione di una comunità scolastica; il rapporto fra scuola e mondo del lavoro; le buone prassi per una vera inclusione sociale e le esperienze di superamento del disagio.
Ne è emersa una coralità di voci e di esperienze convergenti su alcuni aspetti fondamentali: la necessità di una scuola “in uscita”, che viva il cambiamento, si “mescoli” con i ragazzi senza arroccarsi in posizioni chiuse o eccessivamente burocratiche; la consapevolezza che la dimensione educativa va sviluppata nei termini dell’accompagnamento alla crescita, all’autonomia della persona, recuperando la dimensione della comprensione umana nel ruolo educativo; la riqualificazione di diverse relazioni (scuola-famiglia, scuola-parrocchia, scuola-territorio, scuola-lavoro); l’evidenza di alcune parole “guida” come accoglienza, ascolto, inclusione. In sintesi: lavorare per recuperare la dimensione valoriale della scuola, riconoscere la ricchezza insita anche nelle fragilità, aprirsi al territorio e all’azione concertata in rete; non cedere il passo ai rischi dell’eccessiva burocratizzazione o della competitività organizzativa.
 
A conclusione ha preso la parola il vescovo Claudio che ha espresso la piacevole sorpresa di trovare tanta sintonia in così tante e diverse espressioni del mondo scolastico, specie oggi che si vive in una realtà in cui impera la contrapposizione. «La scuola, come la chiesa, – ha ricordato il vescovo Claudio dopo aver letto un passo di Romano Guardini – devono restare in cammino, cercare ulteriori passi, andare verso qualcosa di inedito. Dobbiamo inventare una relazione educativa nuova». E se i ragazzi di oggi hanno bisogno di trovare attrazione per cose belle, importanti, che possano dare senso alla vita, anche gli adulti e le istituzioni hanno necessità di cambiare passo, perché stanno vivendo una crisi di carattere spirituale che li fa perdere di autorevolezza. C’è allora bisogno di continuare in un cammino comune di incontro, scambio, confronto, ricerca del bene e del valore educativo, sintonia di obiettivi, anche facendosi provocare e stimolare.
 
L’incontro si è concluso con la visita guidata alla rassegna internazionale di illustrazione “A tavola! I colori del Sacro” e un momento conviviale.
 
CS 109/2016
Padova, 23 aprile 2016

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