Lunedì 27 luglio 2020, nel pomeriggio, è morto all’Opsa don Gioachino Pettenuzzo. Domenica scorsa la buona notizia del Vangelo, raccontandoci di un uomo che dà tutti suoi beni per acquistare il campo dove c’è un tesoro inestimabile e di un mercante che allo stesso modo vende tutto per arrivare alla perla preziosa, in qualche modo ha descritto la passione senza riserve di don Gioachino per il Signore Gesù e per la Chiesa.
Don Gioachino era nato il 15 agosto 1931 a Montegaldella, «in una famiglia profondamente cristiana, dove ha imparato a crescere nell’onestà nutrita dalla fede» ed è stato ordinato presbitero il 14 luglio 1957.
Il suo lungo e fecondo ministero presbiterale lo ha portato come collaboratore nella parrocchia di Granze (1957-1960), ad Agna (1960-1963) e a Boara Pisani (1963-1968); poi a Taglie di Santa Margherita d’Adige come parroco dal 1968 al 1984 e a Borgoricco Sant’Eufemia dal 1984 al 2010 come arciprete. Dal 2010, negli anni della vecchiaia, don Gioacchino si è messo volentieri a disposizione della comunità di Sant’Eufemia e delle altre parrocchie vicine.
Don Gioachino si è contraddistinto per l’innata apertura e la spontanea cordialità. Nelle varie comunità parrocchiali ha saputo intrattenere rapporti di grande vicinanza e confidenza con i parrocchiani, stringendo relazioni durature e affidabili. Di fatto ha voluto bene ed è stato benvoluto come uno di casa, come un familiare.
Il suo carattere affabile e la sua incredibile memoria – per cui ricordava i nomi di tutti i bambini della scuole dell’Infanzia e dei ragazzi della catechesi – unita a tanti piccoli gesti di gentilezza e tenerezza gli hanno permesso di entrare nel cuore delle persone.
Il suo ministero si è caratterizzato per la cura dell’eucaristia festiva coinvolgendo le famiglie e i giovani; per la preparazione accurata e costante ai Sacramenti; per la formazione dei giovani e degli adulti; per la visita annuale alle famiglie a cui teneva molto e infine per l’incontro frequente con gli anziani e gli ammalati.
Don Gioachino è stato un presbitero dalle grandi doti umane e pastorali, una guida salda e ininterrotta per tante persone e famiglie che lo hanno avuto vicino nelle scelte più importanti della propria esistenza e apprezzato come accompagnatore spirituale.
Scrive nel testamento: «Ti ringrazio perché mi hai fatto incontrare tante anime buone che mi hanno aiutato e mi hanno arricchito. Da parroco ma anche da amico mi rivolgo a tutte queste anime».
Il suo è stato un ministero lungo e operoso, svolto con intelligenza e dedizione piena; senza trascurare anche i compiti gestionali e tecnici che lo hanno portato a ristrutturare varie opere parrocchiali e a realizzarne di nuove.
Don Gioachino ha sempre desiderato donare e offrire tutto, tanto da vedere, come scrive nel testamento, anche la sua morte come «l’offerta consapevole della mia vita per amore di Te».
Sempre nel testamento don Giaochino esprime il suo affidamento filiale alla cara Madre del cielo, Maria, rileggendo in maniera significativa la data della sua nascita (la solennità dell’Assunzione) e l’anno di nascita (il 1931).
Scrive così: «O Maria, tu che mi ha fatto nascere la vita di questo mondo nel giorno solenne della tua Assunzione al cielo, fa che possa uscire da questa vita guidato da te per partecipare alla tua stessa gloria. Oltre a questa circostanza, c’è anche l’altra, perché il 1931, anno della mia nascita, ricorreva il 1500° anniversario della proclamazione della tua divina maternità nel Concilio di Efeso. Tante dimostrazioni che mi vuoi essere madre. Grazie, Madre buona».
Siamo grati a Dio Padre di avercelo donato, grati per il bene che egli ha operato come credente e attraverso il ministero presbiterale.
Sempre dal Testamento raccogliamo quest’ultimo invito rivolto a tutte le comunità cristiane incontrate: «Siate degni del nome che portate, siate anzi orgogliosi di essere cristiani. Pregate per nuove vocazioni missionarie, sacerdotali e religiose. A tutti grazie! A tutti, vi voglio bene».
Le esequie di don Gioachino saranno presiedute dal vescovo emerito Antonio Mattiazzo venerdì 31 luglio, alle ore 9.30 nella chiesa parrocchiale di Borgoricco Sant’Eufemia.
Don Gioachino sarà poi sepolto nella tomba di famiglia a Montegaldella.