Le disposizioni fino alle ore 24 di domenica 3 maggio 2020: il decreto

sabato 11 aprile 2020

Di seguito il decreto firmato dal vescovo Claudio Cipolla in data 11 aprile 2020.


A seguito di quanto stabilito con Decreto della Presidenza del Consiglio dei Ministri del 10 aprile 2020 (di seguito “Decreto”), fino alle ore 24.00 di domenica 3 maggio 2020, in comunione con i Vescovi della Conferenza Episcopale Triveneto, per la Diocesi di Padova dispongo quanto segue:

  1. Si eviti ogni assembramento di persone e si rispetti sempre il criterio di garantire non meno di un metro di distanza fra le persone, ai sensi dell’Allegato 4 lettera d) del Decreto.

2. Si possono tenere aperti i luoghi di culto, senza organizzarvi alcun tipo di celebrazione religiosa e a condizione di adottare misure organizzative tali da evitare assembramenti di persone, tenuto conto delle dimensioni e delle caratteristiche dei luoghi e tali da garantire ai frequentatori la possibilità di rispettare la distanza tra loro di almeno un metro di cui al n. 1. Si mantengano senza acqua benedetta le acquasantiere.

3.  Sono sospese tutte le celebrazioni religiose aperte al pubblico[1], comprese quelle funebri. Di conseguenza:

a) nell’impossibilità di adempiere al precetto festivo, ai sensi del can. 1248 § 2, i fedeli dedichino un tempo conveniente all’ascolto della Parola di Dio, alla preghiera e alla carità; possono essere d’aiuto anche le celebrazioni trasmesse tramite radio, televisione e “in streaming”, nonché i sussidi offerti dalla Diocesi;

b) nell’impossibilità di ogni celebrazione esequiale, è consentita la sola benedizione della salma, in occasione della sepoltura o prima della cremazione, alla presenza dei soli stretti famigliari e rispettando le condizioni di cui al n. 1;

c) i battesimi e i matrimoni sono consentiti senza solennità, a condizione che si chiuda il luogo della celebrazione, siano presenti i soli padrini/testimoni, rispettando le condizioni di cui al n. 1;

d) il sacramento della penitenza può essere celebrato nella sola forma del Rito per la riconciliazione dei singoli penitenti, rispettando le condizioni di cui al n. 1. Per quanto riguarda i cappellani ospedalieri, rimangono valide le disposizioni specifiche già fornite loro.

4. Sono sospesi gli incontri della catechesi e dell’iniziazione cristiana, nonché tutte le attività formative. le attività ludiche di patronati e oratori, incluse le uscite, i ritiri e quant’altro (come per le scuole). Possono essere svolte attività formative e incontri solo in modalità da remoto.

5. Sono sospese tutte le riunioni di organismi, équipe, comitati, a meno che non si svolgano in modalità da remoto.

6. I centri parrocchiali, gli oratori e i patronati rimangano chiusi, compresi i bar e gli spazi esterni.

7.  Sono sospese tutte le attività sportive, sia al chiuso sia all’aperto.

8. Sono sospese feste, sagre parrocchiali, concerti, serate culturali, rappresentazioni teatrali, proiezioni cinematografiche e quant’altro.

9. Le lezioni in presenza degli Istituti e Facoltà ecclesiastici sono sospese (come per le università). Possono, tuttavia, essere svolte in modalità a distanza.

10. Sono chiusi i musei, le biblioteche, gli archivi, istituti e luoghi della cultura.

11. Gli appuntamenti legati alle Visite pastorali sono rinviati.

12. Si sospenda la visita alle famiglie per la benedizione annuale o per altri motivi; solamente in caso di necessità è possibile visitare i malati gravi per offrire loro conforto spirituale, l’unzione degli infermi e il viatico, con le necessarie precauzioni.

13. Le attività caritative possono continuare alle seguenti condizioni:

a) i centri d’ascolto e gli altri servizi di Caritas diocesana e delle Caritas parrocchiali e realtà affini: garantendo le condizioni stabilite al n. 1 e secondo le indicazioni specifiche della Diocesi[2].

b) le mense dei poveri: garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti distribuendo cestini con i pasti che non potranno però essere consumati all’interno delle strutture;

c) nei dormitori: garantendo le condizioni di cui al n. 1, altrimenti attraverso un presidio sanitario garantito dalla competente autorità pubblica.

14. Sono sospesi i servizi educativi delle Scuole dell’Infanzia e le attività didattiche delle Scuole di ogni ordine e grado. Per il resto, dette Scuole, così come le Case di riposo per anziani, si attengano alle prescrizioni del Decreto e alle indicazioni delle proprie organizzazioni di categoria.

15. Nel periodo indicato la Curia diocesana rimane chiusa. È sempre possibile raggiungere vicari, economo, segreteria generale e direttori degli Uffici per via telefonica.

16. Sono sospese tutte le attività formative e gli incontri pubblici promossi dai diversi Uffici diocesani, a meno che non vengano svolti in modalità da remoto.

17. Nel periodo indicato resteranno chiuse al pubblico: Casa Pio X, le Case di spiritualità presenti nel territorio diocesano, la multisala MPX e i cinema parrocchiali, il Museo diocesano, il Battistero della Cattedrale di Padova, il Centro universitario di via Zabarella.

Si confida che anche questo tempo diventi occasione propizia per accrescere in tutti l’impegno pastorale e civico, il senso di carità e solidarietà tra le persone e le comunità, e si esprime riconoscenza a tutti coloro che sono più direttamente coinvolti nell’aiutarci ad affrontare l’attuale emergenza.

+ Claudio Cipolla

11 aprile 2020


[1] S. Messe feriali e festive; prime comunioni e cresime; sacramentali, liturgie e pie devozioni, quali il Rosario e quant’altro.

[2] Si vedano le indicazioni di Caritas Diocesana dell’11 marzo 2020.

condividi su