«Spiace vedere che ogni anno presepio o crocifisso diventano occasione di inutili polemiche che superano il senso profondo di ciò a cui si riferiscono. Direi che ciò che ha detto don Luca è forse una provocazione per richiamare la necessità di una coerenza oltre i segni. È chiaro che il presepio è un segno cristiano, ci mancherebbe, e chi lo fa, fa bene a farlo. Ma è un segno cristiano che parla alla vita quotidiana, perché essere cristiani è dare una forma reale alla vita quotidiana: è amare e credere in Dio, è sapere che la storia va verso il bene, è amare con tutto se stessi gli altri, facendosi carico del loro desiderio di vita piena, perché amare i fratelli e amare Dio sono due realtà inseparabili».