La quattordicesima edizione del Festival Biblico sbarcherà a Padova – per il sesto anno consecutivo – nei giorni 11-13 maggio 2018. È anticipato da alcuni eventi pre-festival (già in marzo con la presenza di Enzo Bianchi) in aprile con: Spazi e immagini di futuro (in tre chiese padovane, dal 3 al 7 aprile, ore 14-17); un appuntamento musicale per i giovani Inside Music (13 aprile, ore 21 all’Mpx) e una performance di danza e parola Hai mutato il mio lamento in danza (al Museo diocesano, 20 aprile ore 19.45).
Assaggi che preparano il terreno ai circa 30 appuntamenti che si alterneranno da venerdì 11 a domenica 13 maggio lungo cinque filoni:
- il filone biblico-teologico, che vede una serie di incontri in cui noti biblisti (Andrea Albertin, Jean Louis Ska, Gastone Boscolo, Carlo Broccardo, Antonella Anghinoni…) aiuteranno a cogliere, a partire dalla Scrittura, questioni teologiche ed esistenziali: il rapporto tra fede e storia, il discernimento dei segni dei tempi, l’apertura escatologica;
- il filone del dialogo in cui si offriranno occasioni di incontro e conoscenza con altre religioni, e tra gli ospiti ci sarà lo scrittore algerino Boualem Sansal (11 maggio) che ragionerà su Totalitarismi e religioni con un orizzonte aperto al futuro;
- il filone scientifico in cui si metteranno a tema questioni legate al rapporto dell’uomo con il cosmo e la sua origine, e naturalmente con la possibilità di un fine oltre la morte, intrecciando le dinamiche temporali del presente, passato e futuro, e le possibilità offerte dall’astronomia e dalle tecnologie mediche più innovative (Specola, Planetario e Musme ne saranno le sedi ideali);
- il filone sociale che porrà sotto la lente d’ingrandimento del futuro le grandi questioni che animano i dibattiti sulla democrazia, l’economia, la comunicazione, anche di fronte agli inediti scenari posti dal digitale: si parlerà di informazione e di etica digitale ma anche si ragionerà delle tendenze in atto nel tessuto socioculturale, economico, politico e religioso e tra gli ospiti ci saranno il presidente della CEI, cardinale Gualtiero Bassetti, Derrick de Kerckhove, Lucio Adrian Ruiz solo per citare alcuni nomi;
- il filone letterario-artistico, che mostra la potenza della memoria e dell’immaginazione in ordine alla trasformazione della realtà e al cammino dell’uomo nel mondo e nella storia: tra i vari appuntamenti non mancherà l’esperienza preziosa del Teatrocarcere con le persone detenute presso la Casa di reclusione Due Palazzi nello spettacolo Alla ricerca del tempo presente, il workshop di teatro Agire la parola – Osservatorio per attori sul Futuro con l’attore e regista Stefano Scandaletti e la rappresentazione visiva con le proposte della rassegna internazionale di illustrazione I colori del Sacro. E poi ancora gli Incontri con l’autore in varie librerie della città e un particolarissimo ciclo pellegrinaggio attraversando i luoghi più significativi dove i primi scienziati hanno studiato e osservato il cielo, non solo fisico.
Tra le novità che contraddistinguono l’edizione padovana, oltre agli eventi anteprima, c’è stato un più ampio coinvolgimento di partner: alla Diocesi di Padova nelle sue diverse articolazioni e realtà e alla collaborazione già consolidata con Progetto Giovani del Comune di Padova, Specola e Planetario, si aggiungono quest’anno Teatrocarcere con Papillon – Operatori di Relianza, Spazio Danza, Conservatorio Pollini, Liceo Duca d’Aosta, Musme-Museo di Storia della Medicina, Fondazione Comunica, Fondazione Carlo Maria Martini, DIGITALmeet.
Da segnalare infine la delocalizzazione nel territorio diocesano (a Casa Madonnina di Fiesso d’Artico) di alcuni appuntamenti.
«Pensando al tema “Futuro” – commenta il referente per il Festival Biblico a Padova, don Roberto Ravazzolo – abbiamo cercato di costruire un percorso che offra elementi per uno sguardo sapienziale sul tema. Spesso definiamo il futuro per via negativa (quello che non è) ma nella prospettiva biblica esso rappresenta il compimento del presente. Sapienziale, infatti, è l’atteggiamento del contadino che getta i semi confidando in un raccolto di cui non ha certezza ma che attende con fiducia. Questo nostro tempo induce a guardare il futuro con incertezza e tanti dubbi. Sul piano ecologico, politico, economico, religioso, ecc. il futuro sembra riservare poco di buono. Eppure, la conoscenza dei fattori in gioco nel divenire storico, una valutazione per quanto obiettiva dei processi in atto, la disponibilità al cambiamento sono solo alcuni degli aspetti da considerare. Non vanno dimenticate la sapienza e l’audacia del seminatore».
Il Festival Biblico (che vede il patrocinio di Ufficio catechistico Cei, Ministero dei beni e delle attività culturali e del turismo – Regione Veneto Comune di Vicenza) nell’edizione padovana vede anche i patrocini di: Comune di Padova, Nuova Provincia di Padova, Università degli Studi di Padova, Esu, Camera di Commercio di Padova, Miur-Ufficio Scolastico Regionale per il Veneto.
Ed è sostenuto da Fondazione Cassa di Risparmio di Padova e di Rovigo.
Informazioni su www.festivalbiblico.it
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