È stata una domenica speciale per settanta catecumeni ragazzi e adulti che vivranno il rito di elezione ai sacramenti pasquali: un ulteriore passo prima di ricevere i sacramenti di Battesimo, Cresima ed Eucaristia durante la Veglia di Pasqua prossima e diventare cristiani.
Di questi settanta catecumeni, 27 (25 adulti e due ragazzi) hanno vissuto il rito di elezione in Cattedrale domenica 18 febbraio (ore 16.30), durante la celebrazione presieduta dal vescovo, mons. Claudio Cipolla.
Tra loro anche dieci richiedenti protezione internazionale provenienti dalle ex basi di Cona e Bagnoli e seguiti nella preparazione dall’équipe coordinata da padre Lorenzo Snider.
Un adulto vivrà il rito di elezione nella casa di reclusione Due Palazzi. Mentre tutti gli altri – ragazzi e ragazze dai 10 ai 12 anni – vivranno questo passaggio nelle parrocchie di riferimento, insieme alle comunità e a quanti li hanno accompagnati in questo tempo di formazione e avvicinamento alla fede cristiana.
«L’elezione – spiega don Gianandrea Di Donna, responsabile del Servizio diocesano per il catecumenato – indica come la Chiesa, al termine degli anni di catecumenato, ritenga questi adulti e ragazzi idonei, nella libertà, ad accogliere la grazia di Cristo crocifisso e risorto che verrà loro donata nei sacramenti pasquali. Con il rito di elezione concludono il “tempo del catecumenato” e iniziano il “tempo della purificazione e dell’illuminazione”: come eletti compiranno l’immediata preparazione, nelle rispettive parrocchie, attraverso gli scrutini e gli esorcismi maggiori delle domeniche di Quaresima, le consegne (traditio Symboli e traditio Dominica) e le unzioni con l’olio dei catecumeni. Tutto culminerà con l’Illuminazione, antico nome del battesimo, nella veglia pasquale, celebrando i tre sacramenti dell’iniziazione cristiana».
Dopo questa tappa, durante la Quaresima, gli “eletti” vivranno altri momenti di preparazione per arrivare alla Veglia Pasquale e ricevere i sacramenti di Battesimo, Cresima ed Eucaristia.
Le provenienze dei catecumeni sono varie (Italia, Albania, Camerun, Costa d’Avorio, Ghana, Guinea Bissau, Mali, Marocco, Mauritius e Nigeria) e le parrocchie coinvolte sono distribuite in tutto il territorio diocesano.
Fonte: comunicato stampa