Padova, 12 dicembre 2017. Nell’aula magna della Facoltà si è inaugurato il tredicesimo anno accademico. A tenere la prolusione, il card. Giuseppe Versaldi, prefetto della Congregazione per l’Educazione cattolica, che è intervenuto sul tema Il contributo delle Facoltà teologiche alla missione della chiesa.
La sua lectio è stata preceduta dal saluto del vescovo di Padova, mons. Claudio Cipolla, vice gran cancelliere della Facoltà e del patriarca di Venezia, mons. Francesco Moraglia, gran cancelliere. Il primo ha sottolineato come i processi pastorali avviati nella diocesi in cui ha sede la Facoltà – cantieri di giustizia e carità, sinodo dei giovani, l’attenzione al futuro delle parrocchie – si coniughino con la ricerca teologica e nella comunione con le altre chiese, in un cammino da fare insieme.
Il patriarca si è soffermato sulla missione del teologo, che «è dire la fede, oggi, elaborando un sapere costruttivamente critico e rigoroso in continuità con la fede degli apostoli. Chi svolge il ministero della teologia – ha aggiunto – assume in modo empatico e critico le culture del tempo, mettendo in luce le differenti prospettive dell’unico Mistero cristiano. Qui i teologi mettono in gioco la loro credibilità di uomini e donne di scienza e di chiesa, consapevoli di assolvere un ministero impegnativo ma essenziale nella vita dell’intera comunità».
Il preside, mons. Roberto Tommasi, nella sua relazione annuale sulla vita accademica, ha ribadito che la Facoltà teologica è stata pensata e voluta dai vescovi del Triveneto, «inserita a pieno titolo nella missione della chiesa, quale luogo e stimolo sia per un permanente approfondimento delle verità della fede nel cotesto culturale delle nostre terre sia per la preparazione di operatori pastorali e di maestri, oltre che di donne e uomini capaci di una fede adulta e pensata». La Facoltà – che conta quest’anno 1858 iscritti e 378 docenti – «vive il suo servizio alla missione ecclesiale con il lavoro teologico e formativo fatto di studio, insegnamento e ricerca, in dialogo con gli altri saperi e culture e, per quanto possibile, partecipe dello spazio pubblico della società in cui viviamo».
Il card. Giuseppe Versaldi ha avviato la sua riflessione sulla base della costituzione apostolica Sapientia christiana (1979), con cui Giovanni Paolo II dettava le norme circa le università cattoliche e le facoltà ecclesiastiche, evidenziandone il contributo diretto nel dialogo tra chiesa e mondo, che fa parte della missione di evangelizzazione, e superando così una visione autoreferenziale e solamente accademico-speculativa di queste istituzioni. Attraverso un excursus storico, che dalla prima età della chiesa, passando per il Concilio Vaticano II è approdato al pensiero di papa Francesco, il Prefetto ha poi richiamato le sfide e le opportunità da cogliere oggi per il teologo.
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Fonte: Articolo di Paola Zampieri su www.fttr.it