Don Antonio Dal Santo avrebbe compiuto 90 anni in settembre, ma ha concluso la sua vicenda terrena nel primo pomeriggio di venerdì 30 giugno, in modo repentino, anche se da un mese vari disturbi avevano minato la sua salute. Da circa cinque anni era ospite sereno nella casa per anziani della parrocchia di Breganze. Quando aveva lasciato il compito di parroco di Rubano nel 2002 aveva preso dimora a Breganze, vicino al suo paese natale, e vi aveva esercitato il ministero aiutando in parrocchia e nei giorni festivi a Fara.
Don Antonio era nato a Salcedo nel 1927. Percorso tutto il cammino formativo del seminario era stato ordinato prete da mons. Bortignon nel 1951, con un gruppo di otto preti, un numero piccolo per quei tempi. Tra di essi mons. Giovanni Leonardi e due ancora viventi: don Sergio Bartolomiello e don Luigi Bertoncello.
Il ministero di don Antonio si svolse in tre luoghi: a San Giuseppe in città, ad Arlesega, a Rubano. Il primo ministero fu di cooperatore accanto a mons. Antonio Miazzi per tredici anni: una durata non comune, che ha lasciato il segno su generazioni di giovani, che allora numerosi avevano come riferimento il patronato ed il cappellano.
Ad Arlesega fece la sua prima esperienza di parroco dal 1964 a 1975. Il vescovo Girolamo, avendo bisogno di un giovane prete intraprendente per costruire le nuove strutture nella vicina parrocchia di Rubano, pensò di chiedere questo impegno a don Antonio. Così nel 1975 il parroco di Rubano don Plinio Trivellato passò ad Arlesega e don Antonio a Rubano. Vi rimase per 27 anni, fino al compimento dell’età canonica.
Don Antonio si trovò a vivere gli anni dello sviluppo edilizio della comunità di Rubano, che mutava volto e dimensione numerica. . Davvero un’impresa non facile, perché, per avere i fondi per iniziare a costruire, fu necessario cedere al comune la vecchia chiesa e le adiacenze. Su questa scelta e sul progetto della nuova chiesa don Antonio, non senza difficoltà e resistenze , seppe coinvolgere la parrocchia, che contribuì alla realizzazione dell’opera. Nel luglio del 1980 mons. Bortignon benedice la prima pietra e nel giugno del 1982 mons. Filippo Franceschi consacra la nuova chiesa. Nel marzo del 1990 iniziano i lavori del nuovo centro parrocchiale, che viene inaugurato nel giugno del 1992. Pur avendo dedicato tante energie per queste costruzioni materiali, don Antonio nel fascicolo per il suo 50° di sacerdozio non le ricorda, ma fa memoria di tutti i sacramenti che ha celebrato negli anni del suo ministero.
La celebrazione eucaristica di ringraziamento, di suffragio, di commiato sarà celebrata martedì 4 luglio alle ore 10, presieduta dal vescovo Claudio, come don Antonio ha scelto, nella Chiesa di Breganze. Così ha scelto di essere sepolto nel cimitero del suo paese natale, Salcedo, dove aveva già previsto un loculo accanto a quello dei suoi genitori.