La scuola è finita. Mi auguro comunque che dentro alla parola vacanza – etimologicamente significa “mancanza, vuoto” – ciascuno trovi qualcosa da mettere, in modo intelligente, affinché riposo non significhi letargo, divertimento non assuma lo stile dello sballo, viaggio non sia fuga, natura non sia opposizione a cultura, alternanza scuola-lavoro sia opportunità e non mero obbligo, volontariato, vacanze-studio, attività ricreative diventino luoghi per costruire comunità, crescere nella solidarietà, ampliare gli orizzonti. Vale per gli studenti, ma non meno per gli insegnanti.