XXXIII Giornata mondiale del malato 2025

Giovedì 6 febbraio (Ospedale) e Martedì 11 febbraio (Basilica del Carmine) 2025

L’11 febbraio 2025 la Chiesa celebra la XXXIII Giornata mondiale del malato a cui papa Francesco ha dedicato il messaggio  «La speranza non delude» (Rm 5,5) e ci rende forti nella tribolazione in stretto riferimento al Giubileo della speranza che si sta vivendo quest’anno.

«Sono espressioni consolanti» quelle di san Paolo ricorda papa Francesco «che però possono suscitare, specialmente in chi soffre, alcune domande. Ad esempio: come rimanere forti, quando siamo toccati nella carne da malattie gravi, invalidanti, che magari richiedono cure i cui costi sono al di là delle nostre possibilità? Come farlo quando, oltre alla nostra sofferenza, vediamo quella di chi ci vuole bene e, pur standoci vicino, si sente impotente ad aiutarci? In tutte queste circostanze sentiamo il bisogno di un sostegno più grande di noi: ci serve l’aiuto di Dio, della sua grazia, della sua Provvidenza, di quella forza che è dono del suo Spirito (cfr Catechismo della Chiesa Cattolica, 1808)».

Per rispondere a questi interrogativi papa Francesco invita a riflettere sulla presenza di Dio vicino a chi soffre, sottolineando tre aspetti di questa vicinanza: l’incontro, il dono, la condivisione.

Due i momenti di preghiera promossi dalla Pastorale per la salute della Diocesi di Padova, in occasione della XXXIII Giornata mondiale del malato.

Il primo è giovedì 6 febbraio alle ore 16.00 con la messa nella chiesa del Monoblocco (Madonna della Salute) dell’ospedale civile di Padova, presieduta da don Luca Facco, vicario episcopale per il territorio). Celebrazione durante la quale sarà anche somministrato ad alcuni malati il sacramento dell’unzione degli infermi.

Il secondo appuntamento è martedì 11 febbraio, XXXIII giornata mondiale del malato, alle ore 16.00, nella basilica santuario della Madonna del Carmine a Padova, il vescovo Claudio presiederà la solenne celebrazione eucaristica con la preghiera per i nostri fratelli e sorelle malati e per coloro che se ne prendono cura. La celebrazione, che vede soprattutto la presenza delle associazioni e gruppi che si prodigano per gli ammalati.

 

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